Regia di Alexis Langlois vedi scheda film
MUBI
Una eccentrica regista di nome Dorothy si ostina a completare una sceneggiatura un po' stramba e barocca che pare divertirla molto, ma che non corrisponde per nulla a ciò che la casa di produzione le chiede con insistenza per non scioglierle il contratto.
Per riprendere fiducia in sé stessa, Dorothy si accinge a guardare la sua serie horror preferita, incentrata su una vampira chiamata Romy. Solo che stavolta, dallo schermo, pare che i mostri abbiano intenzione di fuoriuscire per coinvolgerla nelle scellerate gesta di cui si rendono protagonisti.
Approfittando del solito ambiente barocco e sovraccarico, coloratissimo e kitch, il bizzarro regista Alexis Langlois si rende autore di una commedia in stile burlesque sovraccarica di situazioni e di luoghi comuni dell'immaginario horror, con il presupposto di sferrare una affilata critica al sistema di finanziamento delle opere cinematografiche, soprattutto con palese riferimento all'establishment di serie A.
Ne scaturisce una scatenata e folle commedia intrisa di erotismo esagerato e di figure ermafrodite che ostentano una femminilità ridondante simile a quella che trabocca dai film di Russ Meyer.
Anche in questo caso, come per De la terreur, mes soeurs!, la forza del film del trentatrenne Alexis Langlois sta nella concisione di ridurre la vicenda ad un mediometraggio scattante e provocatorio che riesce a non perdersi in inutili tentazioni o allungamenti che si sarebbero verificati nell'ipotesi di far raggiungere al film la durata di un lungometraggio.
Ma stavolta il film zoppica un pò e non riesce davvero a divertire come avviene in Terror, Sister!, risultando piuttosto ripetitivo e troppo affastellato di scenografie ridondanti per convincere come il mediometraggi precedente, decisamente più simpatico e brillante, e dall'umorismo più efficace.
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