Regia di Tahir Rana, Éric Warin vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
"Meno male che il mondo è più grande della Germania".
A volte l'animazione, non utilizzata per una volta tanto solo appannaggio di un pubblico giovanile, può riuscire ad esprimere e rappresentare situazioni e sentimenti che il cinema tradizionale al contrario rischierebbe di lasciare troppo in balia di una immediatezza esteriore affidata al cast prescelto.
Esempi recenti, tra cui mi viene da citare come elemento esemplare di riferimento, lo splendido ed emozionante "La tartaruga rossa" (certo una produzione Studio Ghibli, quella....), sono convinto non sarebbero riusciti a risultare così convincenti qualora trasposti con una narrazione tradizionale ed un cast in carne ed ossa.
La trasposizione della drammatica, breve vita di un'artista infaticabile e febbricitante di vita, ma consapevole della precarietà della propria posizione in un travagliato contesto europeo come quello degli anni '40 soprattutto per gli ebrei come lei, poteva risultare vincente ed una ulteriore preziosa conferma.
Invece il film - coproduzione Franco/canadese che vede tra i produttori esecutivi niente meno che Keira Knightley (anche impegnata a doppiare la protagonista) e Marillon Cotillard, diretto da Tahir Rana ed Éric Warin, soffre e risulta sminuito dai tratti sommari e superficiali di un disegno che non si limita a stilizzare come ne La tartaruga rossa (magari!!), ma al contrario banalizza i personaggi, li irrigidisce e rende catatonici ed inespressivi: ovvero tutto il contrario dell'effetto che sarebbe servito per rendere efficace una storia drammatica di una vita breve ma intensa vissuta con passione fino all'ultimo secondo.
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