Los Angeles. Uno studente universitario sostituisce il fratello autista per scorrazzare in notturna due squinzie festaiole.
Ben presto capirà di essere finito in una faida fra umani e zannuti non morti. E la notte è ancora lunga.
Sempre alla ricerca di una buona vampirata a getto continuo di plasma e non svenevole (i danni che ha fatto Twilight...), arriviamo a questo che fa grattare subito il capo per la didascalia da film per adolescenti e al contempo vietato ai minori di 14 anni.
Uhm.
Ma sono tante le cose che fanno grattare il capo: il montaggio, la taccagnesca parsimonia di effetti speciali e la trama soprattutto.
Sì perché il film partirebbe anche bene, poi però si perde in un rivolo di personaggi laterali che creano solo confusione nella già confusissima trama di Brent Dillon. L'impressione è quella di un pilot di una serie mancata, poi sfumata in lungometraggio, un po' come Mullholland dr., solo che lì c'era Lynch.
Peccato perché gli interpreti ci sono, su tutti una Lucy Fry che ricorda una giovane Emanuelle Seigner. E una Megan Fox sempre agreable. E pure la fotografia notturna non è certo da B movie.
Ma che davero ha avuto un budget di 21.7 milioni di dolla?
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