La recensione su Herschell Gordon Lewis's BloodMania

di undying

4 stelle

L'ultimo lavoro di H. G. Lewis, ormai novantenne, ancora attivo dietro la macchina da presa in due episodi di questo antologico e grottesco splatter, ambientato a Lewisville. Uscito postumo, con un titolo (BloodMania) che chiude idealmente un ipotetico cerchio stilistico, tornando alle origini del "padrino del gore" (Blood feast, 1963).

Antologia composta da quattro distinti episodi, accomunati dalla combinazione di elementi satirici, horror e splatter.

Gory story - regia di H.G. Lewis (**)

Brewster Bricabrac (Roger LeBlanc) per una delusione d'amore si è amputato una mano. L'uncino che porta al suo posto sembra possederlo e lo induce in una serie di sventurate circostanze autolesioniste, mentre una emittente televisiva indaga sulle sue mosse, al limite della legalità.

Attack of conscience - regia di Melanie Reinboldt (***)

Julie Cook (Sonia Deleo), dopo essere rimasta incinta, scopre che il suo amante è già sposato. La vendetta che ne segue, ai danni del marito traditore, non sarà però fonte di appagamento per la ragazza, dal momento che - finita essa stessa in coma dopo una sparatoria - per un decennio viene tormentata da sogni che la vedono essere uccisa nei più svariati modi, tipo: un incidente automobilistico, la caduta rovinosa dal tetto di un grattacielo, inchiodata con una mano al muro e arsa viva, trafitta da una pallottola con un colpo di pistola alla gola.

The night hag - regia di H.G.Lewis (*1/2)

Una famiglia è alle prese con un trasferimento in una nuova abitazione, acquistata a basso prezzo in quanto al centro di un macabro avvenimento che ha coinvolto i precedenti proprietari. La casa è infatti infestata da una strega che vive tra le mura dell'edificio, orientata a fare lo scalpo ai nuovi inquilini.

GOREgeous - regia di Kevin Littlelight (**)

Gordo (Stuart Bentley) - manager di una rock band femminile - deluso da un licenziamento inatteso, perde del tutto la ragione finendo per massacrare tutti i componenti del gruppo.

BloodMania: Sonia Deleo

L'opera cinematografica d'addio del "padrino del gore" - uscita postuma - è un collettivo indipendente ispirato alla filosofia degli horror antologici tipo Creepshow (George A. Romero, 1982). Ambientato nella fittizia cittadina di Lewisville, BloodMania vede lo stesso Herschell Gordon Lewis (1926 - 2016), ormai novantenne, introdurre i vari segmenti, tra i quali anche due scritti e diretti. L'operazione ha una sua logica e risalta per la presenza di effetti gore e splatter sostanziosi e pressoché costanti dall'inizio sino alla fine del film. Alcuni decisamente riusciti, altri penalizzati da ritocchi di computer grafica.

BloodMania: Stuart Bentley

Solo un episodio appartiene di diritto al genere horror: Attack of conscience, girato in tono veramente serio e più curato anche come qualità delle interpretazioni, con buoni spfx e una storia che lascia il segno. I tre restanti segmenti sono contraddistinti da un umorismo poco d'effetto. In particolare appare sgodevole quello presente in Gory story, con il protagonista ormai devastato (senza un occhio, con una gamba sventrata, seguito da cani affamati) al centro delle attenzioni di due adolescenti che divertite si fanno dei macabri selfie; o un becchino che, dopo averlo incrociato per strada, gli offre un viaggio in cassa da morto scontato del 30%!

La qualità di BloodMania è piuttosta scarsa ma il divertimento, se disposti ad accettare quel tipo di cinema estremo che offre scene graficamente agghiaccianti, è garantito.