Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Blumhouse+King derivato
Abbiamo un Pennywise in carne e ossa con la faccia di Ethan Hawke ("The Grabber"), trasfigurato da una maschera ghignante. Orco umano che per rapire fanciulli usa grovigli di palloncini, questa volta di colore nero.
Dopo averli sequestrati, li sevizia e li tortura prima di ucciderli sadicamente.
L' ultimo preso di mira è Finney, mite e insicuro, che ha la "fortuna" di avere una sorella con il dono di visioni oniriche che la mettono in contatto con l' aldilà. Vi ricorda qualcosa ?
La trovata geniale è il vecchio telefono rotto, che però squilla frequentemente, nella cantina nascosta, a cui Finney volente o nolente dovra' rispondere.
Siamo dalle parti delle produzioni Blumhouse, che offrono (non sempre), intrattenimento godevole con finale catartico alla maniera classica (tipo "Scappa-Get Out").
Film di derivazione Kinghiana, tratto da una short-story di Joe Hill, indovinate chi è? Esatto, il figlio di Stephen King, nel tentativo, forse di omaggiare il padre e ci riesce.
Scrive bene Rocco Moccagatta sul n.15/2023 di FilmTv "Morale forse un po' scontata, pur se ambigua il giusto,..." perché in fondo, l' orrore e la violenza (se sopravvivi all' esperienza) aiutano a crescere, infondere fiducia e "maturare" (cosa vorrà poi significare "maturare" ???).
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