Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Forte delle lodi che gli venivano universalmente riservate a priori da un pezzo, Fellini sfoga i suoi irrefrenabili impulsi manieristi in un’altra imbarazzante carnevalata. Non è un’opera senza idee, sebbene dia quest’impressione per quasi tutta la durata: il cineasta trasmette il suo pensiero nello spazio di qualche frase e poche emblematiche scene astutamente posizionate nella parte finale, come a voler compensare le quasi tre ore di esercizio stilistico coreografico gratutiamente eccessivo. La cartapesta ha sostituito gli scenari onirici, i personaggi felliniani un tempo dislocati all’interno di mondi incantevoli sono ora precipitati in un inferno che li ha mutilati nell’animo. Il regista riminese sembra aver esaurito la fantasia e non trova altra soluzione che guardarsi alle spalle per scopiazzarsi, evidenziando immancabilmente l’aridità della sua vena artistica. Desolante, ma anche irritante.
dà la triste impressione di essere frutto di una superficiale e (purtroppo) interminabile improvvisazione.
molto gradevole e in ottima sintonia con la narrazione
dopo il riuscito Amarcord precipita nuovamente in caduta libera
ottimo, ma non basta a variare le sorti del film
passabile
come l'hanno conciata...
grandiosa. Protagonista delle uniche scene indimenticabili.
parte curiosa, ma si perde nella vastità dei personaggi
fa il suo dovere
particina
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