Vecchio e malandato, Casanova, bibliotecario in un castello della Boemia, rievoca la sua vita densa di amori e di avventure. Prima, da giovane a Venezia, dove, incarcerato per la sua vita sregolata, evade dai Piombi e comincia a vagare per le corti europee conducendo una vita ricca di amori e truffe. Con il passare del tempo il successo con le donne comincia a scemare. Molte porte gli si chiudono in faccia mano a mano che la degradazione fisica e morale aumenta. Trova infine rifugio presso un nobile boemo che lo esibisce come fenomeno da baraccone.
Note
Fellini si impadronisce del personaggio di Casanova e ne dà un ritratto tra il tenero e l'orribile. Oscar per i costumi di Danilo Donati.
Sontuosità della messinscena e genialità delle intuizioni visive segnano un'opera barocca e strabordante fino ed oltre l'eccesso, a rischio persino di crollare sotto il suo stesso peso. Lungi da essere una celebrazione dell'erotismo, è permeata da un sottofondo di pessimismo e di tristezza, da un senso di decadenza e di morte. Voto: 7,75 su 10.
Un giorno lui [Federico Fellini] stava facendo un’intervista sul set. Il giornalista gli chiese perché avesse scelto me per la parte. Ero abbastanza vicino da sentire la conversazione. Mi aspettavo che dicesse che mi aveva voluto perché ero un grande attore, cose del genere. E, invece, la risposta fu: "Perché ha gli occhi di uno che si masturba!''
il Casanova di Fellini è un’accuratissima costruzione cinematografica, e come tale va giudicata. Il libertinismo del personaggio storico è però travolto da una nozione esasperata di dongiovannismo che in realtà non gli appartiene, nulla è più lontano dal veneziano dello spirito del Burlador de Sevilla.
A parte la lunghezza spropositata ma la visione mi è rimasta simpatica : tra l'altro (ricordi personali ancora introvabili nella memoria ...),ho trovato in 3 sequenze un Gufo meccanico del quale ho rimembranze da almeno 40 anni ma non ho ancora capito in che Film/Serie tv lo addocchiai ! voto.6.
“Procedevo nello sconfinato oceano cartaceo dei Mémoires in quell'arida elencazione di una quantità di fatti ammassati con rigore statistico, da inventariato, pignolesco, meticoloso, stizzoso, nemmeno troppo bugiardo, e il fastidio, l'estraneità, il disgusto, la noia, erano le uniche varianti del mio stato d'animo depresso e sconfortato. È stato questo rifiuto,… leggi tutto
Il sesso secondo Fellini. Sempre innocente ed infantile, giocoso ma fin troppo inquadrato come 'disciplina' (un insieme di regole e mosse ben precise da rispettare), il sesso per Casanova in questo film è sostanzialmente uno sport. Pura atletica, ginnastica, muscoli in movimento e nessun sentimento. O quasi. Quei pochi che il protagonista prova sono comunque negati dalle circostanze o dagli… leggi tutto
Forte delle lodi che gli venivano universalmente riservate a priori da un pezzo, Fellini sfoga i suoi irrefrenabili impulsi manieristi in un’altra imbarazzante carnevalata. Non è un’opera senza idee, sebbene dia quest’impressione per quasi tutta la durata: il cineasta trasmette il suo pensiero nello spazio di qualche frase e poche emblematiche scene astutamente… leggi tutto
Quanta metafisica per un po’ di sterco ovino! Giunti alla lettura della qui presentata Quinta Serie (1897) dei Ricordi (Souvenir) Entomologici (1879-1907) di Jean-Henri Fabre (1823-1915: il naturalista…
Durante le celebrazioni del Carnevale veneziano una gigantesca testa coronata è issata dalle acque del Canal Grande, tra il giubilo di una folla festante e mascherata, ma la rottura del meccanismo di gru che la solleva e il conseguente rinabissamento sono visti come un presagio di disgrazia.
In un turbinio di tempesta, allo svelarsi di un maschera ci…
Il Casanova visto da Fellini, una figura su cui proiettare il nostro lato oscuro, l’invecchiamento precoce, i pensieri di morte. Casanova è l’anti-sesso ed è l’anti-amore: non prova né piacere fisico né sentimento, ma sfoglia le pagine del suo catalogo con l’ossessione del collezionista. Donald Sutherland è il corpo, Gigi Proietti la…
Boemia, l'anziano bibliotecario Giacomo rievoca gli eventi che lo hanno condotto lì. Venezia, molti anni prima. Il Carnevale scalda i cuori, gli umori e gli ormoni. Nella laguna, durante i festeggiamenti, una enorme testa allegorica viene lasciata affondare in mare. Metaforicamente cosa rappresenta? Giacomo Casanova, intellettuale ed amatore, raggiunge su di un'isola una giovane che gli…
Secondo me la figura di Casanova è poco più di un pretesto per inscenare una serie di quadri ambientati nell'alta società dell'epoca, nei quali non è difficile intravvedere le alte sfere della contemporaneità; il tutto peraltro non è molto diverso da quanto già visto nella “Dolce vita”: gli stessi squallidi festini e banchetti, lo…
Suggestiva l'atmosfera creata da FELLINI per il CASANOVA, perso nelle brume del tempo, preda del miraggio e dell'ossessione, del viaggio e della necessità, che tutti insegue in un indefinibile e precario presente.
Permettetemi di parlar male di Fellini: nonostante i suoi capolavori universalmente riconosciuti, la sua potenza immaginifica, la straordinaria fluidità nel raccontare, dopo i grandi film in bianconero degli anni ’50 e il culmine raggiunto con “La dolce vita” e “Otto e mezzo non ha più conseguito”, a parte “Amarcord”, quei…
Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...
Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse:
The New Pope;…
E' francamente affascinante ed evocativa questa rivisitazione felliniana del personaggio di Casanova, tantoché risulta difficile catalogarla, visti i tani pensieri, le suggestioni e le emozioni che regala. Fellini sembra mostrarci un Casanova perennemente immaturo, inquieto, incompleto, interiormente misero (nonostante le sue brillanti conoscenze) e continuamente alla ricerca di qualcosa…
Difficile non pensare che Fellini, anche in questo bellissimo e controverso film, non abbia fatto scuola su registi più giovani,dalla Roma dissoluta e poliedrica de "La grande bellezza" di Sorrentino, piuttosto che al gigante del burtoniano "Big Fish", così simile alla figura della gigantessa (una delle mille "prede" del Casanova). Parallelamente alle sue vicende amorose, scorre un…
"Passata la mezzanotte quando, dopo un breve commiato dai suoi nuovi conoscenti, attraversò da solo la grande piazza vuota su cui si apriva un cielo caliginoso e senza stelle, ma egualmente scintillante.Con una specie di sicurezza da sonnambulo, senza essere davvero cosciente che lo faceva per la prima volta dopo un quarto di secolo, trovò la strada per strette…
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
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Sontuosità della messinscena e genialità delle intuizioni visive segnano un'opera barocca e strabordante fino ed oltre l'eccesso, a rischio persino di crollare sotto il suo stesso peso. Lungi da essere una celebrazione dell'erotismo, è permeata da un sottofondo di pessimismo e di tristezza, da un senso di decadenza e di morte. Voto: 7,75 su 10.
leggi la recensione completa di port crosUn giorno lui [Federico Fellini] stava facendo un’intervista sul set. Il giornalista gli chiese perché avesse scelto me per la parte. Ero abbastanza vicino da sentire la conversazione. Mi aspettavo che dicesse che mi aveva voluto perché ero un grande attore, cose del genere. E, invece, la risposta fu: "Perché ha gli occhi di uno che si masturba!''
leggi la recensione completa di Utente rimosso (VictorAoki)Suggestiva l'atmosfera creata dal FELLINI per il CASANOVA nell'inseguimento della sua memorabile vita
leggi la recensione completa di Ippolito-AbelliLa "versione" di Fellini delle "Memorie" del Casanova. Horror vacui di un intellettuale che cercava (e non trovava) la felicità.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Un altro frutto della capacità visionaria di Fellini, solo vagamente ispirato al personaggio reale.
leggi la recensione completa di BalivernaUno spettacolo decisamente affascinante.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiil Casanova di Fellini è un’accuratissima costruzione cinematografica, e come tale va giudicata. Il libertinismo del personaggio storico è però travolto da una nozione esasperata di dongiovannismo che in realtà non gli appartiene, nulla è più lontano dal veneziano dello spirito del Burlador de Sevilla.
leggi la recensione completa di yumeA parte la lunghezza spropositata ma la visione mi è rimasta simpatica : tra l'altro (ricordi personali ancora introvabili nella memoria ...),ho trovato in 3 sequenze un Gufo meccanico del quale ho rimembranze da almeno 40 anni ma non ho ancora capito in che Film/Serie tv lo addocchiai ! voto.6.
commento di chribio1Ottime idee per il carnevale... Voto 2.
commento di BradyChe strano uomo è lei Signor Casanova, non riesce a parlare d'amore senza pensare alla morte.
commento di michelVoto 7. [05.06.2011]
commento di PP