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Cyrano

Regia di Joe Wright vedi scheda film

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La recensione su Cyrano

di YellowBastard
7 stelle

La celebre commedia teatrale in cinque atti scritta da Edmond Rostand nel 1897, ispirata alla figura reale di Savinien Cyrano de Bergerac, soldato, scrittore e drammaturgo francese del 600 considerato uno dei principali esponenti del libertinismo filosofico francese oltre, grazie ai suoi romanzi fantastici, a uno dei precursori della letteratura fantascientifica, é una delle storie d’amore d’eccellenza della letteratura mondiale ma non é, per quanto possa sembrare strano, al centro dell’ispirazione della nuova opera del regista Joe Wright.

Lo é invece l’omonimo musical teatrale del 2018, ovviamente ispirato alla commedia di Rostand, di Erica Schmidt che qui torna come sceneggiatrice della pellicola.

 

Cyrano: Amazon.it: Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr., Joe  Wright, Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr.: Film e TV

 

Fin da piccolo affascinato dal mondo del teatro, anche a causa dei genitori proprietari di un teatro di marionette (e che apre il suo nuovo lungometraggio proprio con un primo piano di marionette), Joe Wright ne ha assorbito l’essenza che lo hanno portato a prediligere storie più ristrette e ben delimitate come anche le sue scelte stilistiche, per estetica e forme fortemente barocche.

Altra sua passione é la letteratura, da quella classica, come Jane Austen (da cui a tratto Orgoglio e Pregiudizio) o Lev Tolstoj (Anna Karenina), a quella più moderna come Ian McEwen (Espiazione), A.J. Finn (La donna alla finestra) o Neil Gaiman (The Ocean and the End of the Lane).

 

Tutte questi interessi si riversano anche in Cyrano, apologia sull’importanza dell’amore romantico (e il cui più grande nemico, sembra dirci, é soprattutto l’orgoglio) e musical moderno che cerca di proporsi come classico istantaneo, ottimamente confezionato e curatissimo sull’aspetto visivo e gratificato dalla toccante performance di un magistrale Peter Dinklage, un protagonista che rinuncia al classico nasone originale e si riconfigura invece nano per una scelta di casting molto contemporaneo e inclusivo, e che sembra riuscire a connettersi con l’intimità del suo personaggio, come anche di a una volitiva e ostinata Haley Bennett, dalla fisicità prepotente e giocosa, in questo molto ottocentesca, ed entrambi già protagonisti del musical a teatro.

 

Ma il Cyrano di Wright é soprattutto la storia di un’ossessione e di una messinscena, a volte scherzosa e a volte drammatica, che poi é la vita stessa, in realtà una dissimulazione perenne di verità e menzogne (magari anche a fin di bene, almeno nelle intenzioni) ed è sempre in questa dimensione che si confrontano i meccanismi della finzione scenica, dalle forti influenzate teatrali (all’interno del film) come anche cinematografiche (il film stesso) e stilizzate in movimenti spesso coreografici dettati dalla musica dei The National, autori di una colonna sonora che svicola dalle sue connotazioni storiche per abbracciare improbabili sonorità molto più rock e moderne.

 

La forza maggiore del film però è proprio in un profondo dolore generato da un pregiudizio (o da una speranza che, nonostante tutto, non riesce mai a venir meno) nei confronti di un abile spadaccino senza paura ma anche poeta strozzato da un mondo che gli dice di non meritare quello che desidera semplicemente per quello che é e per una interpretazione fortemente legato al concetto di disillusione che il suo interprete riesce splendidamente a veicolare.

 

Cyrano review — Peter Dinklage and the tunes make this musical sing | Flaw  in the Iris

 

Tra gli altri interpreti Kelvin Harrison Jr., Ben Mendelsohn, Bashir Salhuddin, Monica Dolan, Joshua James e Ruth Sheen.

 

Anche l’Itala é fortemente presente sia nelle splendide ambientazioni, in quanto il film é stato girato in Sicilia e sull’Etna, sia per i sopraffini costumi dell’italiano Massimo Parrini Cantini.

 

Candidato come Miglior Film Musicale e per il Miglior Attore in un Film Musicale (Peter Dinklage) ai Golden Globes e per i Migliori Costumi agli Oscar del 2022 senza però ottenere alcuna vittoria.

 

VOTO: 7

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