Regia di Tsai Ming-liang vedi scheda film
MUBI
"Questa notte stupenda sta finendo. Perché non possiamo fermare le mani del tempo? .... Questa notte stupenda sta finendo. Chiudo delicatamente le tende. Ma questo cielo spietato insiste nel fare giungere i raggi dell'alba. Che notte tenera è stata. I nostri cuori si sono uniti. Ma il momento è terminato troppo presto, perché l'alba sta tornando. Perché dobbiamo dividerci se abbiamo appena iniziato?"
Su MUBI è disponibile The night, il cortometraggio diretto dal grande regista malese naturalizzato taiwanese Tsai Ming-liang. Un breve affascinante viaggio attraverso le atmosfere rarefatte della metropoli in orario notturno, quando ormai la notte lascia spazio alle prime luci dell’alba e la malinconia prende il sopravvento.
In una notte del 2019, il regista Tsai Ming-liang percorre una via centrale di Hong Kong, Causeway Bay.
Di colpo la sua mente si sofferma ad osservare il via vai quieto che a tarda ora rende finalmente tranquillo un quartiere altrimenti sovraffollato e pervaso di traffico e rumori.
Una pensilina verde dove poche persone attendono invano il passaggio di un bus che pare non esser mai esistito, e che permette lo scorrimento sopraelevato dei pedoni (a quell’ora completamente priva di anime), ispira al regista il ricordo di una dolce canzone che gli risuona struggente nel cuore. La canzone di due amanti costretti a lasciarsi al sopraggiungere delle prime luci dell’alba.
Una notte magica che finisce, un amore che forse non potrà essere più condiviso, o non più con l’intensità del primo incontro, e che non potrà essere scordato, ma solo rimpianto.
Che piacere perdersi nella contemplazione della notte!
La fine delle tenebre, l’ora più dimenticata dalle esistenze umane spesso dormienti, si rivela, per l’autore di Vive l’amour, tutt’altro che un’ occasione di inquietudine. Le tenebre , al contrario, ispirano ricordi magici di momenti d’amore vissuti intensamente. Le luci al neon, le strade semi-deserte, le strutture a volte così geometriche da creare effetti ipnotici, a volte tirate su un po’ senza regole da suggerire circuiti labirintici, di cui si compone la grande metropoli tutta alti e bassi e opulenza e degrado, portano alla mente sensazioni emotive che il caos della giornata lavorativa non permette di far rivivere con l’intensità di un ricordo quasi palpabile.
Una canzone struggente aiuta a rispolverare attimi che rivivono con un’ intensità tale da potersi quasi ri-materializzare.
La magia di questo pensiero riesce, grazie alla potenza espressiva di Tsai Ming-liang, a trasferirsi nello spettatore che ama il regista, i suoi ritmi contemplativi, le sue riprese lunghe ed evocative, quasi sempre in grado di produrre sensazioni non molto dissimili dall’estasi che il regista è tornato a provare emotivamente dopo quel percorso urbano in piena notte.
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