Nell'estate dei suoi diciotto anni, Giulio ha deciso di non partire: passerà le vacanze a casa, per aiutare i genitori con i lavori nell’orto. Nella villetta accanto, disabitata da tempo, arriva Lia, una ragazza di vent'anni. Giulio vorrebbe conoscerla, ma lei è scontrosa e introversa. Un giorno Giulio sta facendo il bagno al lago e Lia tenta di affogarlo per gioco. Giulio è un bravo ragazzo, sensibile e fin troppo educato. Attratto da lei, comincia a pensarla giorno e notte. Lia lo inizia a degli strani "giochi", sempre più pericolosi. La ragazza però non parla di sé. Ha detto di essere venuta da sola per passare le vacanze nella vecchia casa di famiglia, dove non tornava da quando era bambina. Lia però nasconde dei segreti e non permette a nessuno di mettere piede nella vecchia casa abbandonata.
Curiosità
COMMENTO DELLA REGISTA
"Quando ho pensato per la prima volta al film, ho visto l’immagine di una casa in campagna, un riparo sicuro in cui rifugiarsi. In quel luogo incantevole Giulio e Lia giocano con il loro corpo, esplorando i fragili confini che esistono tra amore, morte e violenza, cercando di orientarsi nell’ignoto. Ognuno dà all’altro ciò che può dare. Questo incontro li spinge ad affrontare le proprie paure e a farli crescere. Il dolore è la forza misteriosa che li unisce. La Tana non è un luogo concreto e reale, ma quello spazio dove andiamo a nasconderci quando non stiamo bene. E dove speriamo che qualcuno ci venga a cercare".
Un po' racconto di formazione un po' simil gotico tra due ragazzi nelle campagne fuori porta.La Vetere assai generosa e un po' fuori di testa ha pure una mamma invalida che blocca qualsiasi iniziativa.Anche un bel full frontal della bella Vetere...comunque un film che si lascia vedere...
Noiosa e mediocre commediola di serie C dove nulla funziona: regia perditempo, sceneggiatura strampalata, personaggi inverosimili.
Ma la Vetere si è lasciata crescere tutta la peluria per il film oppure è così per sua scelta?
Poteva essere, ma non è. La prima parte, l'attrazione erotica in un contesto rurale, è ottima. Quando però entra in scena la madre con la sua malattia, la storia involve. Validi i due protagonisti. Peccato.
Trovare difetti in un’opera prima (che non sia “Too Much Johnson”, ecco, per dire) può essere tanto un esercizio di sterile divertissement (che fa ridere solo un leghista che non riesce a bere perché s’infila il tappo della bottiglia nelle frogie del naso percolanti materia cerebrale) quanto uno sprone sotto forma di evidenza: per… leggi tutto
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - BIENNALE COLLEGE CINEMA
Giulio ha diciott'anni e decide di trascorrere l'estate della sua maggiore età ad aiutare i genitori nella casa di campagna. Dedito alla sistemazione dell'orto, si accorge che qualcuno è giunto nella casa vicino alla sua, da anni sempre praticamente abbandonata.
È così che conosce Lia, ragazza più… leggi tutto
Trovare difetti in un’opera prima (che non sia “Too Much Johnson”, ecco, per dire) può essere tanto un esercizio di sterile divertissement (che fa ridere solo un leghista che non riesce a bere perché s’infila il tappo della bottiglia nelle frogie del naso percolanti materia cerebrale) quanto uno sprone sotto forma di evidenza: per…
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Commenti (5) vedi tutti
Noioso e triste. Si salva solo la brava protagonista, sosia della Rampling. Voto 4.
commento di ezzo24Un'ultima debbiatura.
leggi la recensione completa di mckUn po' racconto di formazione un po' simil gotico tra due ragazzi nelle campagne fuori porta.La Vetere assai generosa e un po' fuori di testa ha pure una mamma invalida che blocca qualsiasi iniziativa.Anche un bel full frontal della bella Vetere...comunque un film che si lascia vedere...
commento di ezioNoiosa e mediocre commediola di serie C dove nulla funziona: regia perditempo, sceneggiatura strampalata, personaggi inverosimili. Ma la Vetere si è lasciata crescere tutta la peluria per il film oppure è così per sua scelta?
commento di gruvierazPoteva essere, ma non è. La prima parte, l'attrazione erotica in un contesto rurale, è ottima. Quando però entra in scena la madre con la sua malattia, la storia involve. Validi i due protagonisti. Peccato.
commento di scapigliato