Regia di Joel Coen vedi scheda film
Ispirandosi ironicamente all'Odissea, i fratelli Coen seguono con brio le vicissitudini dei tre protagonisti in un viaggio alla scoperta della società americana contemporanea. Stile raffinato, ottimismo ragionevole e tono moderatamente spensierato per un film divertente e piacevole, ma non per questo meno profondo e intelligente. Voto 8
Dopo la consacrazione con il Premio Oscar alla sceneggiatura per Fargo, i fratelli Coen si cimentano nella realizzazione di un film ironicamente ispirato all’Odisseadi Omero: apparentemente una futile parodia del celebre poema epico, Fratello, dove sei? è in realtà una gigantesca metafora che prende spunto dalla letteratura del passato per rispecchiarla nell’epoca contemporanea, con lo scopo di compiere un viaggio nell’America degli anni ‘30 e mostrarne la società in tutti i suoi aspetti: la corruzione, l’odio razziale e la criminalità, ma anche la sincerità degli amici e l’amore per la famiglia, elementi che trasmettono una punta di bontà in un mondo decadente, raccontati con un ottimismo misurato e mai buonista. Tutte le tematiche trattate ed i numerosi spunti di riflessione presenti nel film sono esaltati da un tono meravigliosamente ironico e leggero, arricchito da dialoghi ironici e brillanti nonché da una sceneggiatura a dir poco geniale. La fotografia splendidamente vivace e la colonna sonora country seguono con brio i tre protagonisti, che si muovono davanti alla macchina da presa con una naturalezza più unica che rara. L’unico, piccolo difetto è la recitazione leggermente sottotono di John Turturro, probabilmente limitato da un personaggio poco approfondito. Comunque è , probabilmente, uno dei migliori film dei Coen, una pellicola estremamente divertente e piacevole, ma non per questo meno profonda. Imperdibile.
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