Regia di Joe Charbanic vedi scheda film
A metà strada tra un thriller e un poliziesco questo “The Watcher” ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato, no che sia un capolavoro, ma indubbiamente ha una serie di pregi che lo contraddistinguono dai convenzionali film sui serial killer degli ultimi 6 anni. Innanzitutto è strutturato in un modo atipico visto che non si vuol ne sorprendere lo spettatore con colpi di scena (come si fa in un giallo), né scioccarlo con effetti truculenti (come si farebbe in un horror), piuttosto si vuol mettere in scena il rapporto malato che si instaura tra un serial killer narcisista (come dimostra il suo modus operandi) e il detective che gli dà la caccia.
La sceneggiatura è piuttosto ordinata e presenta solo qualche sbavatura (ad esempio nessuno indaga sull’auto del killer sebbene sia stata vista dai poliziotti) fino agli ultimi minuti in cui cade nell’inverosimile (ma quale detective al mondo consegnerebbe la propria pistola nelle mani di uno psicopatico facendosi sequestrare piuttosto che arrestarlo?).
Molto buona la regia (voto: 8) che imprime al film un ritmo sostenuto (buono anche il montaggio al riguardo) e regala delle sequenze davvero interessanti girate a velocità innaturale e con immagini deformate. Di livello anche la fotografia, ordinaria la colonna sonora.
Interpretazioni sufficienti con un James Spader (voto: 7+) decisamente più convincente di Keanu Reeves (voto: 6) che nei panni del “cattivo” stona un po’. In definitiva un’occhiatina se la merita tranquillamente. Voto: 7
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