Regia di Eric Valli vedi scheda film
Documentario flahertyano e reportage etnografico. Inchiesta fotografica e antropologia sulla vetta del mondo. Il conflitto tra padre e figli e la disobbedienza che prepara un uomo ad essere il futuro capo. Sono alcune delle figure narrative e formali che innervano la fiaba realistica filmata da Eric Valli (le sue foto sono pubblicate dal “National Geographic Magazine”, da “Geo” e da altre riviste specializzate) in un angolo inesplorato del mondo. Nel Dolpo, a cinquemila metri d’altitudine, nel nord est dell’Himalaya. Tra quelle vette ardite, sublimi e spoglie, in un villaggio isolato, vive una comunità di contadini che per sopravvivere deve ogni anno intraprendere un lungo viaggio per scambiare il sale con il grano di un villaggio delle pianure. Il vecchio Tinlé ha perduto il suo primogenito e non vuole lasciare a Karma il comando della carovana. Il giorno, la notte, la neve, i sassi, l’acqua, la polvere: la natura è la protagonista assoluta, la madre-matrigna di un tempo che ha il passo lento e saldo degli yak. Le facce degli attori, presi dai sentieri angusti e pericolosi, dalle case fumose e scure, dai monti, sono scolpite dal sole e dal vento. Sarà la montagna a imporre la sua legge, tra sciamani, avvoltoi e segreti di un mondo così vero da sembrare inventato.
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