Regia di Domiziano Cristopharo vedi scheda film
Parzialmente inedito in Italia (ma ne è finalmente in prossimità di rilascio la "director cut") dramma dalle sfumature fantastiche, ambientato in una suggestiva località costiera a Salerno. Opera di Domiziano Cristopharo, che chiude una ipotetica trilogia composta anche da Red krokodil (2012) e Doll syndrome (2014).
Sophiane (David D’Ingeo) e Jazira (Nancy De Lucia) decidono di andare a vivere in un vecchio paese costiero del sud Italia, pensando di trovare un ambiente equilibrato e ideale per recuperare un rapporto in crisi. Appena giunti sul luogo, si stabiliscono in un'antica torre. Suggestionato dalle leggende popolari che vogliono il villaggio essere stato fondato dai pirati, Sophiane - reduce di guerra - tenta di dimenticare un passato causa di spiacevoli ricordi e di rimorsi per aver compiuto un terribile atto di violenza.
"La guerra è come un virus, ti entra dentro e ti sporca l'anima." (Sophiane)
Girato nelle splendide location costiere di Salerno (all'osservatorio la Specola di Sapri, presso il faro di Palinuro, nella spiaggia di Policastro Bussentino e a Marina di Camerota), Dark waves rappresenta una personale interpretazione del Paradiso, nonché il terzo capitolo di una trilogia "dantesca" diretta da Domiziano Critsopharo, preceduta da Purgatorio e Inferno, ovvero Red krokodil (2012) e Doll Syndrome (2014). Scritto da Andrea Cavaletto, sceneggiatore di Dylan Dog e solidale collaboratore del regista, Dark waves racconta del dramma interiore vissuto da un uomo, in prossimità di diventare padre, tormentato dal passato e sconvolto dal senso di colpa. A Cristopharo non interessa qui girare un horror, genere che emerge in maniera finemente citazionista - con omaggio al The fog di John Carpenter - solo negli minuti, quanto trattare invece una storia fantastica, sulle note di una malinconica melodia (opera di Alexander Cimini, premiato con l'Award of Best Film Score, al Calcutta International Cult Film Festival). La scelta del cast si rivela essere fondamentale in un progetto di questo tipo e infatti i due protagonisti recitano con particolare immedesimazione nel ruolo, non rifiutando di proporsi anche in raffinate e mai volgari scene di nudo. Nancy De Lucia, presenza fissa sui set del regista, è apparsa ultimamente nel cortometraggio musicale La prima volta: Negramaro (2018), mentre David D’Ingeo ha un lungo trascorso su set interessanti, che comincia nel lontano 1987 a "Giallo" di Enzo Tortora (Turno di notte), per poi proseguire ad esempio nei film di Stelvio Massi, Sergio Bergonzelli, Dario Argento e Joe D'Amato. D'Ingeo, valido attore perfettamente adatto alla parte del protagonista, era all'epoca già stato premiato per la sua emozionante caratterizzazione di Mirinda in De l'ombre il y a (Nathan Nicholovitch, 2015).
Intervista a Domiziano Cristopharo
Domanda: Con Dark waves, terzo capitolo di una personale trilogia composta da Doll syndrome e Red krokodil, affronti l'horror solo marginalmente. L'atmosfera del film è forse più in tono con la favola e il simbolismo. Il titolo originale del film, "Bellerofonte", è stato abbandonato perché inadatto per il mercato internazionale? Puoi raccontare i motivi che ti hanno spinto a scegliere questo nome in un primo momento?
DOMIZIANO CRISTOPHARO: "Bellerofonte è l'eroe che ha sconfitto la chimera - il mostro con testa da leone, corpo di capra e coda di serpente - descritto da Omero, quindi ben si addice al nostro protagonista. Purtroppo il mercato estero non era pronto per un titolo simile. Inoltre la distribuzione ha cambiato sia titolo che poster per spacciarlo come horror, pensando che un genere cosi fiabesco potesse non vendere. A breve uscirà una nuova versione di Dark waves, da me modificata nel colore, con diverso doppiaggio e con nuovi effetti speciali."
Dark waves: scena
"Prima di dare colpe agli altri, raccontati bene la tua storia. Scorri tutti i tentativi che hai fatto, esamina le scelte che hai preso e dai alla fragilità, alle paure e all’inesperienza il diritto di esprimersi."
(Fabrizio Caramagna)
Trailer
F.P. 13/08/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 86'04")
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