Trama
Max Mercer è un ragazzo dispettoso e pieno di risorse che è stato lasciato a casa mentre la sua famiglia è in Giappone per le vacanze. Così, quando una coppia sposata che cerca di recuperare un cimelio dal valore inestimabile mette gli occhi sulla casa della famiglia Mercer, tocca a Max proteggerla dagli intrusi... e farà di tutto per tenerli fuori. Ne deriveranno delle esilaranti peripezie di proporzioni epiche ma, nonostante il caos assoluto, Max si renderà conto che non c'è davvero nessun posto come la propria "casa dolce casa".
Approfondimento
HOME SWEET HOME ALONE - MAMMA, HO PERSO L'AEREO: UN REBOOT CON UNA NUOVA PROSPETIVA
Diretto da Dan Mazer e sceneggiato da Mikey Day e Streeter Seidell a partire da un soggetto di John Hughes, Home Sweet Home Alone - Mamma, ho perso l'aereo ci porta nel sonnolento quartiere di Winnetka, a poche settimane prima di Natale, il periodo dell'anno in cui tutti i bambini si comportano bene e sognano una manna di regali che i lori genitori, sotto stress, si precipitano a recuperare nei negozi. Jeff e Pam McKenzie hanno ben altri motivi invece di cui preoccuparsi. Jeff ha perso il lavoro e insieme alla moglie valuta l'idea di vendere casa quando i due si rendono conto di essere in possesso di un inestimabile cimelio che potrebbe fruttare loro una grande somma. Sfortunatamente, l'oggetto scompare durante un ricevimento all'aperto e i Mckenzie sanno perfettamente a chi dare la colpa: a Max Mercer, un fastidioso bambino di dieci anno con una madre altrettanto insopportabile, Carol. I Mercer, da poco arrivati nella loro nuova casa, non conoscono la zona e devono ancora stringere amicizie. Il fatto che Carol sia britannica e suo marito americano con una famiglia piuttosto numerosa non facilita le cose. Con una famiglia allargata che monopolizza la sua consolle per videogiochi e limita la sua esuberanza, Max rimane da solo a casa quando gli altri partono per le vacanze in Giappone. Finalmente, Max ha tutta la casa per sé ma ben presto si rende conto che la lontananza dalla madre, la libertà che ne deriva e la solitudine che ne consegue non sono poi così da sogno. Intanto, a casa dei McKenzie, rintracciare Max e il tesoro rubato diventa l'ossessione di Pam e Jeff: per loro che sono abituati a una vita tranquilla, la ricerca diventa una vera avventura e offre loro la possibilità di infrangere alcune regole. Intenzionati a introdursi in casa Mercer, scoprono che Max è tutt'altro che innocuo: fantasioso e pieno di risorse, è pronto a tutto pur di tenerli lontani.
Con la direzione della fotografia di Mitchell Amundsen, le scenografie di Rusty Smith, i costumi di Megan Oppenheimer e le musiche di John Debney, Home Sweet Home Alone - Mamma, ho perso l'aereo è il reboot di Mamma, ho perso l'aereo, divenuto un classico della commedia natalizia. Rimettere mano alla storia non è stata un'impresa semplice ma la spinta giusta è arrivata nel momento in cui alla mente dei produttori Dan Wilson e Hutch Parker è venuta l'idea di sovvertire la trama originaria offrendo non più la storia del bambino rimasto a casa ma quella dei ladri che tentano di rientrare in possesso di qualcosa che appartiene loro. "L'idea era quella di avere due comici davvero divertenti e di intraprendere con loro il tentativo di irrompere in casa di un bambino che è un vero terremoto", hanno affermato. Alle loro parole fanno eco quelle del regista Mazer: "Ero titubante all'inizio. Mi sono avvicinato alla sceneggiatura con un certo scetticismo pensando a come si poteva fare meglio del primo film. Sono invece rimasto sorpreso nel leggere quanto fresca e intelligente fosse la storia con il suo inaspettato cambio di prospettiva. Me ne sono innamorato all'istante".
Il cast
A dirigere Home Sweet Home Alone - Mamma, ho perso l'aereo è Dan Mazer, regista e sceneggiatore di origine inglese. Classe 1971, è conosciuto per essere stato il realizzatore di Da Ali G Show, serie comica e provocatoria con protagonista Sacha Baron Cohen. Il sodalizio con Cohen è continuato con la sceneggiatura… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
Innocuo lamento di due poveri diavoli. Attuale ma zuccheroso, sconta l'ansia da politicamente corretto.
commento di Leo Maltin