Regia di David Cronenberg vedi scheda film
David Cronenberg allo stato puro, che torna sul gradito tema della nuova carne. Crimes of the Future sembra appartenere alla prima fase della produzione del regista, che miscela body horror, fantascienza ed erotismo perverso in un mix che non potrà non soddisfare il pubblico degli afecionados. Se questo è l'aspetto positivo del progetto non mancano tuttavia i difetti. Il budget è modesto e si riflette nelle scenografie piuttosto mediocri, quasi del tutto in interni. Cronenberg prova a ovviare col make up e gli effetti speciali (ventri aperti con tanto di strumenti che scandagliano in primissimo piano tra gli organi) nonché con una sceneggiatura folle. La regia è teatrale, senza virtuosismi di macchina, finalizzata a plasmare uno sci-fi con elementi horror di natura autoriale. Non si cerca la tensione, l'adrenalina o l'azione, ma si lavora su un piano concettuale tipicamente cronenberghiano. Caratteristiche che hanno portato al flop al botteghino (meno di 4 milioni di dollari di incasso). Forse troppo debitore del cinema delle origini di Cronenberg, Crimes of the Future non è all'altezza dei capolavori del maestro ma ne porta stigmate della sua migliore produzione.
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