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Crimes of the Future

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Crimes of the Future

di Souther78
1 stelle

Opera di denuncia della malattia mentale del suo regista, ossessionato pure in tarda età da schifezze transumaniste. Sarà il nuovo film di propaganda del WEF? Be', certo è che grazie ai "miracolosi" sieri RNA, queste mutazioni già si vedono... e il "meglio" deve ancora arrivare! Stay tuned!

"In un futuro non troppo distante, in seguito alle conseguenze dell'inquinamento dei cambiamenti climatici". Così recita la scheda di questo sito. Ma che vuol dire? Boh. A parte che i cambiamenti climatici nel film non sono nemmeno menzionati, quindi stanno solo nella mente di chi ha scritto quanto sopra, ma soprattutto che italiano sarebbe "l'inquinamento dei cambiamenti climatici"? Adesso inquinano pure... Dai qui siamo al ridicolo. Sembra di sentir parlare i rettiliani Al Gore e Billie the kid Gates, che sul "riscaldamento globale" ci speculano all'inverosimile, con il secondo in particolare è tra i più grandi inquinatori della galassia, con i suoi surface che hanno pure la batteria incollata per non permetterti di tenerti la sua paccottiglia elettronica più di un paio di anni. Siete abbastanza impauriti dal cambiamento climatico, per rinunciare a quella miseria di libertà che vi è rimasta dopo la fantapandemenza? No? Siete abbastanza impauriti dagli evasori (uhhhh!!!), per rinunciare al contante? No? Ebbe', allora ci vogliono un'altra fantapandemia e molte altre scie chimiche per convincervi. Ah, già che sciocco.... le scie chimiche non esistono: sono benevole scie di condensazione che da 20 anni a questa parte invece di scomparire si allargano a dismisura e coprono il sole. Giusto, no? Tanto gli occhi al cielo li alzano solo i cretini. Quelli svegli leggono la stampa controllata dagli Elkann che fabbricano mascherine e gli dice di... indossare mascherine. Ahahah...

 

Ma che c'entra tutto quanto sopra con il film? Niente, ma visto che questo noiametraggio ci insegna che possiamo sproloquiare allegramente ed essere pure osannati come autori stilosi... allora ho pensato anche io di darci dentro, rifilandovi un po' quello che mi passava per la testa.

 

L'autore... che sia uno disturbato lo si può intendere dal fatto che metà delle sue opere sono morbose ossessioni disturbanti su atrocità fisiche e corporali, con queste schifezze di pseudo-macchine pseudo-futuribili che sembrano sempre fatte di carne e ossa. Ora, se il fatto di essere morbosi ossessionati rende degli autori, ai serial killer dovrebbero dare un numero di oscar incalcolabile. Per quanto mi riguarda, autori del genere (vd. Almodovar o Ozpetek) dovrebbero scrivere diari, non fare film, poichè ciò che fanno è autoreferenziale: non arricchisce nessuno... sfoga solo le loro turbe esistenziali.

 

Quanto a scenografie, questo potrebbe essere un film targato Netflix, di quelli prima maniera in particolare, tendenzialmente ambientati dentro una stanza per risparmiare. 

Niente, qui, si regge in piedi: un futuro in cui la gente usa cineprese di non si sa quanti secoli prima... che poi, pensando addirittura all'evoluzione della specie cui si accenna, dovrebbero essere milioni di anni prima. Ma vabe', tanto niente ha importanza se sei "autore", giusto? Dunque, perchè preoccuparsi di questioni noiose e decadenti, come coerenza narrativa, contestualizzazione, verosimiglianza, logica... meglio ficcare tutto in un frullatore e servire così come viene!

 

Il finale è più stupido dell'inizio, e quindi se riterrete stupido l'inizio saprete che potete fermarvi lì.

 

Devo dire che le recensioni "auliche" di quest'opera sono quasi più ridicole del prodotto che commentano: tutti a sperticarsi in paroloni da pseudo-intellettualoidi di sinistra per fingersi megaesperti cinematografici della domenica. E' interessante sapere che ci sono così tanti fan di uno psicopatico morboso in circolazione, e in effetti il degenero sociale e intellettuale è oramai evidente e conclamato. 

 

Intendiamoci, non è che un film non possa essere disturbante: è pieno di film che usano la violenza o immagini forti per suscitare emozioni. Soltanto che, di solito, si tratta di condanna nei confronti di guerra, violenza, depravazione... qui, invece, si tratta di elogio della psicopatologia. Comunque, fa piacere sapere che c'è chi si preoccupa di imparare a mangiare la plastica. Io mi preoccuperei di più di quelli che si mangiano gli umani, visto che la cosa ci tocca da vicino. Solo che quelli controllano il mondo e i media, e quindi non se ne parla. Parliamo, invece, dei problemi da loro creati e delle soluzioni da loro offerte (imposte).

 

Chissà che direbbe Moretti, di questo film, se fosse ancora (intellettualmente) attivo. Lo vedrei bene accanto alle sue sferzanti critiche verso Henry pioggia di sangue e Strange Days. Che, per inciso, erano dei capolavori rispetto a questa schifezza molesta e rivoltante.

E pensare che all'inizio avevo pensato che potesse addirittura essere un film di denuncia del transumanesimo caldeggiato da Schwab & Co., o perfino delle mutazioni genetiche indotte dal siero RNA... a vederlo bene, invece, sembra proprio l'apripista dei deliri di questi massoni padroni del mondo. Che dire, quindi? Speriamo che il regista si sia sierato, almeno: a buon intenditor....

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