Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
dio che colpo al cuore rivedere questo film dopo..... 30 anni. ammesso che io possa o riesca ancora a ricordarmi cosa facevo, pensavo o eventualmente vedevo a 10 anni. un film infinitamente triste, dove tutto e triste. è triste la rigogliosa e lussureggiante vegetazione. boschi utili solo per nascondere baracche fatiscenti per distillare whisky da contrabbandare. triste l'idea di lasciare che alcune famiglie distillassero le poche bottiglie utili per riuscire a sopravvivere. triste la seducente avvenenza di alma macchèin(come lo pronunciava la doppiatrice) sprecata ad invogliare di volta in volta maturi sceriffi a lasciar correre. triste il maturo sceriffo che si lascia travolgere dal navigato baby-dollaggio quasi con inerzia senza un vero coinvolgimento. triste naturalmente la moglie dello sceriffo, una strepitosa estelle parsons che è alla continua ricerca di un coinvolgimento col marito che invece è ormai abbandonato all'umida routine del mestiere. parlando col marito una sera in veranda mentre il vecchio padre ripete cose senza senso, la moglie quasi confessa che: "in un mondo in cui si sa che si deve morire, non si dovrebbe perdere tempo ad odiare...." almeno lei è cresciuta con questa convinzione oltre che con la testa piena di sogni. e quindi il marito ad un certo punto le risponde che: "solo i nemici pretendono di conoscersi..." quando neanche chi pretende di amarsi si conosce in effetti fino in fondo. e la moglie esulta come se avessero trovato un contatto dopo anni di frasi formali. ma il rispetto, l'amore o la conoscenza non dovrebbe essere una cosa da pretendere, dovrebbe essere una cosa spontanea. è poi anche vero che to pretend in inglese significa fingere.
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