Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Film crepuscolare e teso, che rotola lungo una china discendente, come il suo protagonista, destinato a cacciarsi sempre più a capofitto in una situazione senza via d'uscita. Mentre il film andava, mi domandavo se quella di Gregory Peck fosse la scelta giusta per il protagonista, ma penso che Frankenheimer abbia azzeccato anche questa mossa, trovando un attore oltre la soglia della maturità, che non è più rassicurante ma problematico. E cerca, inutilmente, di rigare dritto, come continua a cantare la bella colonna sonora (con il brano principale I Walk The Line) di Johnny Cash, che punteggia tutto il film.
Nel suo Dizionario, Mereghetti parla di film ambientato durante la Grande Crisi: non sono sicuro a quale periodo si riferisca, ma se intendeva la Depressione post 1929 prende un granchio. È pur vero che la famiglia di Alma McCain (Tuesday Weld) fabbrica alcolici di contrabbando, ma non si può certo sostenere che ci si trovi nel periodo conosciuto come il Proibizionismo.
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