Dopo l'8 settembre Johnny, studente di letteratura inglese, torna ad Alba. Siccome è un disertore è costretto a nascondersi in una villetta nei dintorni della città. Johnny è convinto della necessità di dover combattere il fascismo, solo non sa in che modo e, soprattutto con chi. La sua formazione anglofila non gli permette di unirsi alle nascenti bande comuniste. Johnny parte da solo per le colline delle Langhe e si unisce al primo gruppo che incontra. In poco tempo Johnny impara che la vita del partigiano non è poi così romantica...
Note
La Resistenza è un luogo della memoria e del conflitto politico italiano che suggerisce una presa di posizione: elogio, negazione, demisificazione? La guerra è un soggetto troppo forte e sedimentato e gli effetti speciali, la tecnologia lo hanno trasformato in un genere ricco e asettico. Il regista che ha aperto con "Il caso Martello" la sua istruttoria romanzesca su quegli anni della Storia italiana e lo ha fatto usando l'ancora del presente, questa volta, portando sullo schermo il libro di Beppe Fenoglio, si cala nel flusso di quelle stagioni, di quegli entusiasmi, di quelle contraddizioni e vuole sottrarsi alla leggenda, fare un film che corra veloce come i pensieri del protagonista e come le gambe dei suoi compagni quando vogliono sfuggire alla morte. Un film coraggioso e importante, nonostante i difetti e alcune cadute.
Probabilmente il film più realistico sulla guerriglia partigiana italiana girato in tempi non troppo lontani, fuori da ogni retorica politica di qualsiasi parte estrema ma l' argomento era ormai fuori moda e lo videro in pochi. Tratto da un vecchio romanzo scritto da un ex partigiano di difficile lettura.
Il film sarebbe anche interessante se solo l'audio delle voci sia a livelli davvero bassi. Si fa fatica, troppa, a percepire le voci che arrivano troppo spesso come sussurri. PEr il resto è un film che corrisponde un po' anche al romanzo, probabilmente uno dei più riusciti di Fenoglio. 8
Se dici serio dici noioso, ma la serietà è anche una virtù. E poi questa guerra di scaramucce e fughe, queste morti tanto piu vere quanto più spoglie non le abbiamo mica viste spesso al cinema.
Un film poco coraggioso, che non sa osare, estremamente prolisso e noioso proprio per il fatto che sembra non voler raccontare nulla: la psicologia del protagonista non è analizzata nel profondo. Troppo superficiale.
ENNESIMO BEL FILM ITALIANO PASSATO INOSSERVATO E DEGNO DI UNA RIVALUTAZIONE DA PARTE DEL PUBBLICO.BRAVO DIONISI E DAVVERO INTENSO IL RITTRATTO DEI POVERI PARTIGINAI MORTI PER LA NOSTRA LIBERTA'.COMMOVENTE.
Non è facile trarre un film da un romanzo come questo, non finito e con scelte molto diverse già nel libro, comunque il regista ha scelto una linea ben precisa e variegata, restando lontano dal genere spettacolare che naturalmente lo avrebbe portato fuori strada. Certo storicamente siamo un po' distanti dal tema preso in considerazione, a proprio per questo l'operazione… leggi tutto
Terzo film di fiction girato da Guido Chiesa, questo Partigiano Johnny riprende il romanzo di Beppe Fenoglio (uscito postumo nel 1968) e, merito suo principale, lo fa con grande aderenza e rispetto verso il testo originale; quella di Johnny è la resistenza vista dagli occhi di un uomo troppo sinceramente attaccato alla sua vita ed al suo Paese per poter aderire ciecamente ad uno… leggi tutto
Di questo film rimane: la fatica che i partigiani, di qualsiasi colore, dovettero affrontare, specie in condizioni meteorologiche proibitive; la disorganizzazione congenita di bande male addestrate ma piene di entusiasmo; la critica più o meno velata nei confronti dei "capi" non sempre all'altezza del compito. Per il resto il film, specie nella recitazione, non si discosta dalla fiction… leggi tutto
La Liberazione.
Un modo per sentirsi liberi.
Una maniera per liberarsi dai propri guai.
Uno sforzo d'evacuazione.
Ci crediate o meno, sono alcune tra le risposte date da studenti tra i 17 e i 26…
Film sulla scelta e le relative conseguenze personali di un giovane studente delle Langhe piemontesi, che per combattere il nazifascismo si unisce subito ai partigiani locali dall' autunno del 1943 alla primavera del 1945, realizzato bene con le esatte ambientazioni, automezzi militari d'epoca, comparse vestite in modo realistico e armate con le armi allora usate... Ma la guerriglia partigiana…
In molti film si vede qualcuno dei protagonisti mentre legge un libro (e spesso il libro mostrato ha qualcosa a che fare con la storia di quel personaggio), oppure viene citato qualche libro (e in molti casi non si…
Di questo film rimane: la fatica che i partigiani, di qualsiasi colore, dovettero affrontare, specie in condizioni meteorologiche proibitive; la disorganizzazione congenita di bande male addestrate ma piene di entusiasmo; la critica più o meno velata nei confronti dei "capi" non sempre all'altezza del compito. Per il resto il film, specie nella recitazione, non si discosta dalla fiction…
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Commenti (7) vedi tutti
Probabilmente il film più realistico sulla guerriglia partigiana italiana girato in tempi non troppo lontani, fuori da ogni retorica politica di qualsiasi parte estrema ma l' argomento era ormai fuori moda e lo videro in pochi. Tratto da un vecchio romanzo scritto da un ex partigiano di difficile lettura.
leggi la recensione completa di Mr RossiIl film sarebbe anche interessante se solo l'audio delle voci sia a livelli davvero bassi. Si fa fatica, troppa, a percepire le voci che arrivano troppo spesso come sussurri. PEr il resto è un film che corrisponde un po' anche al romanzo, probabilmente uno dei più riusciti di Fenoglio. 8
commento di BradyPoco coinvolgente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn bel film di guerra italiano, in certi punti è un pò lento ma nel complesso è un gran film, visto varie volte
commento di frankdeniroSe dici serio dici noioso, ma la serietà è anche una virtù. E poi questa guerra di scaramucce e fughe, queste morti tanto piu vere quanto più spoglie non le abbiamo mica viste spesso al cinema.
commento di michelUn film poco coraggioso, che non sa osare, estremamente prolisso e noioso proprio per il fatto che sembra non voler raccontare nulla: la psicologia del protagonista non è analizzata nel profondo. Troppo superficiale.
commento di valien88ENNESIMO BEL FILM ITALIANO PASSATO INOSSERVATO E DEGNO DI UNA RIVALUTAZIONE DA PARTE DEL PUBBLICO.BRAVO DIONISI E DAVVERO INTENSO IL RITTRATTO DEI POVERI PARTIGINAI MORTI PER LA NOSTRA LIBERTA'.COMMOVENTE.
commento di superficie 213