Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
I Vanzina giocano una carta lievemente diversa dalle solite, quella della commedia 'rosa'. I riferimenti ad un cinema ormai lontano sono abbastanza chiari (qualche accenno di neorealismo rosa ed alle commedie paterne e non solo degli anni 50-60), ma ovviamente - vuoi per i tempi definitivamente cambiati, vuoi per le manifeste incapacità dei fratelli - il risultato lascia parecchio a desiderare. Innanzitutto per il cast, che vede come protagoniste da quattro belle ragazze, ma certamente non grandi attrici (la Ferri è forse quella che impressiona maggiormente, la Colombari semplicemente non va); e poi per la banalità delle situazioni, che guardano più allo spettatore, all'intrattenimento, al sentimento facile che alla realtà, allo sviluppo in profondità. Uno dei prodotti non-cafoni dei Vanzina, già per questo sorprendente, ma certo pure un lavoruccio di basso profilo.
Quattro amiche alle prese con i problemi quotidiani, diverse per carattere e fortune, ma tutte in cerca di una stabilità che tarda ad arrivare. A turno si innamorano tutte del pianobarista del locale in cui sono solite ritrovarsi, ma con ognuna lui avrà un rapporto differente.
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