Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Sebbene l'idea di viaggi temporali sia vecchio come il cinema, l'ennesima variante di questo "Frequency" è meno scontata e prevedibile, con un sottile gioco ad incastro tra vicende familiari (il figlio che salva il padre a 30 anni di ditanza) ed un buon thriller (fermare la mano di un serial killer sapendone già le mosse). Tuttavia il regista (soprattutto nella seconda parte) sembra voler strafare, e l'incastro spesso si rivela più un cervellotico rompicapo tra continui cambi di prospettiva e rocamboleschi risvolti nella vita dei due protagonisti (Dennis Quaid nel ruolo del padre e Jim Caviez del figlio adulto). Il finale comunque ha una sua poesia ed attenua tutti i risvolti più cupi nell'elegia di una famiglia normale che, grazie ad una storia diversa da quella che avrebbe dovuto essere, ritrova tutti i tasselli di una felicità perduta.
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