Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Padre e figlio divisi dalla crudeltà della vita, si ritrovano grazie alla radio da amatore del primo, e sulle prime non si riconoscono nemmeno: la cosa più singolare è che uno trasmette dal 1969, l'altro dal 2000.....Lo spunto di "Frequency" è interessante eccome, e, come da tradizione dei film fantastici sulle linee temporali, va da sè che una delle componenti importanti della storia è che, con le informazioni di poi, potendo cambiare il passato, è inevitabile che si alteri il futuro: Gregory Hoblit, che aveva fino a questo titolo diretto un paio di titoli interessanti come "Schegge di paura" e "Il tocco del Male", non dosa del tutto bene le due componenti di genere del film, che ad una prima parte più orientata sul fantastico, fa seguire una seconda a forte connotazione da thriller, e fin qui non ci sarebbe niente di male. Il problema è che, appunto, le giravolte tra oggi e ieri non sono fluidissime, e poi, soprattutto, la soluzione delle cose è semplicemente fuori da una qualsiasi logica narrativa, perchè, con tutto quel che si possa far passare ad un racconto di diverse forme di "accaduto" non può tornare la chiusura, che sarebbe il colpo di scena, con relativo happy ending. Tra i due coprotagonisti, apprezzabili sia Quaid che Caviezel, con qualche punto di vantaggio del primo sul secondo.
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