Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Buon sci-fi in anticipo sulla moda attuale dei 'multiversi'. 7,5 CREATIVO
Gregory Hoblit si conferma director attento alle storie con suspense e colpi di scena venate di mistero e sano gusto fantastico. Dopo Fallen / Il Tocco del Male 1998 (l'unico altro suo film da me visto) ancora in questo Frequency esplora quei mondi affidandosi molto agli attori e al climax della sceneggiatura, driblando in questo modo il ridicolo involontario per cogliere invece i tratti più deliranti del racconto. Un racconto in continuo 'campo controcampo' 1969-1999 risolto con suspense e la giusta sospensione dell'incredulità, non è facile da gestire anche con mille complicazioni dovute alla tortuosità del plot... Ci voleva coraggio e la produzione ne ha avuto proponendo una linea di emozioni forti, dai legami famigliari all'elaborazione di un dramma capace di trasformarsi da cornice a vero e proprio tema principale dell'opera. Regista e titolo dunque si possono sicuramente inserire nella lista dei sottovalutati!
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