Regia di Álex de la Iglesia vedi scheda film
Álex de la Iglesia infanga, cinematograficamente, la città lagunare più bella al mondo, andando incontro a un clamoroso flop commerciale.
Per trascorrere l'addio al celibato Isa (Ingrid García Jonsson) - assieme al fratello José (Alberto Bang), agli amici Javi (Nicolás Illoro), Susana (Silvia Alonso) e Arantza (Goize Blanco) - decide di trascorre qualche giorno a Venezia. I cinque turisti spagnoli, dopo essere sbarcati a Murano, con un traghetto raggiungono l'albergo nel centro della città lagunare. Assistono a manifestazioni di protesta tenute contro il turismo selvaggio, senza dare troppo peso agli eventi. In serata partecipano a una festa, durante la quale un individuo mascherato da "medico della peste" li invita a partecipare a un party esclusivo. Eccitati dal clima di festa, sotto effetto di alcolici, i ragazzi decidono di accettare l'invito. Dopo una notte animata, il mattino seguente José scompare. In un primo momento il commissario Brunelli (Armando De Razza), incaricato dall'indagine, si atteggia con certo scetticismo, mostrandosi poco interessato a risolvere il caso. Quando però Javi viene ucciso barbaramente (su un traghetto carico di passeggeri), diventa chiaro che qualcuno ha preso di mira i turisti. Qualcuno che ha ristabilito un antico ordine segreto veneziano, che detesta la presenza di stranieri in città.
"Distruggete tutto quello che toccate..."
(Un veneziano all'arrivo dei cinque turisti spagnoli)
Una delle città più belle del mondo, ripresa da Álex de la Iglesia nel peggior modo possibile. Veneciafrenia è recitato, parlato, girato e montato in maniera agitata e frenetica. Una frenesia che nasconde il vuoto di una sceneggiatura appena abbozzata, priva di contenuto. È un film brutto, nonostante la suggestiva location, né thriller né dramma, nel quale si muovono protagonisti antipatici, in grado di fare cose folli anche per un film horror di basso livello. L'ambientazione calata nel sociale, con scene di protesta contro le "grandi navi", il riferimento all'afflusso quotidiano massimo quantificato in 75.000 turisti giornalieri, non contribuisce a rendere più interessante quello che, nelle intenzioni, resta un film a basso budget che punta al thriller. Inutili persino gli effetti splatter (un paio), inseriti forzatamente in una storia che appare a dir poco surreale. I momenti più interessanti del film sono quelli apertamente "turistici", durante i quali de la Iglesia descrive la macabra storia dell'Isola di Poveglia o della maledizione di Cà Dario. Inevitabile il flop al botteghino, con un incasso lordo tra Stati Uniti e Canada, nella prima settimana di proiezione (12 agosto 2022), di soli 500 dollari.
"A Venezia c'erano due milioni di turisti all'anno negli anni Settanta, adesso ce ne sono trenta milioni. Ed è una pressione irresistibile, una domanda che continuerà a crescere. Pochi anni fa non c'erano i cinesi, non c'erano i russi. Adesso sì, a valanghe. Sarà dura. Il consumo della città aumenta vertiginosamente."
(Massimo Cacciari)
Trailer
F.P. 20/08/2022 - Versione visionata in lingua spagnola, italiana e inglese (durata: 99'02") / Date del rilascio: Spagna, 22/04/2022; USA, 12/08/2022
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