Regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco vedi scheda film
Galleria del grottesco e dell'osceno, spesso gratuito e sempre impietoso. Una trama disarticolata e quasi minima lascia spazio ad una serie di freak che si producono in scenette indice del sottosviluppo e della bestialità della vita (siciliana? italiana? moderna? in generale?). Nani, storpi, analfabeti, grassoni, vecchi, coprolalia, dialetto stretto, peti, escrementi: Ciprì e Maresco non si fanno mancare niente; se si riemerge da tanto disgusto senza vomitare, si è probabilmente pronti a tutto. Dalla narrazione alla tecnica, tutto è sconvolto. Anche lo spettatore, generalmente.
In una Palermo desolata e desolante, deserta e decadente, dove i cani dilagano e gli umani sono chiusi in casa nel degrado più totale, arriva un misterioso e silenzioso zio americano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta