Regia di Matthias Schweighöfer vedi scheda film
Dieter è un giovane introverso appassionato di casseforti. In seguito alla pubblicazione di un suo video che racconta la storia del fabbro tedesco Hans Wagner, creatore di inviolabili serrature i cui nomi e caratteristiche fanno riferimento alla mitologia norrena, è reclutato da un misteriosa organizzazione criminale che progetta il furto dei valori contenuti nelle casseforti create da Wagner. Inizia per Dieter un'avventura che cambierà per sempre la sua vita. Prequel di "Army Of The Dead" e giunto in distribuzione digitale poco tempo dopo, "Army Of Thieves" è un avventuroso heist-movie con elementi di sovrannaturale. La visione non mi ha soddisfatto fino in fondo; ho rilevato nell'opera le stesse incertezze di "Army Of The Dead". Il film mostra gli scassinatori compiere un paio di memorabili rapine; poi, scossa da dissidi interni - Dieter "lega" con Gwendoline la reclutatrice e leader del gruppo, la quale ricambia le attenzioni, nonostante un loro compagno la consideri "sua" - la banda si divide. Un'ultima rapina ha successo, ma il caparbio ispettore dell'Interpol Delacroix, da tempo sulle tracce di Gwendolin, riesce a raggiungere la ragazza e Dieter, il quale riesce a fuggire, per riapparire alcuni anni dopo, in America. E' ingaggiato da alcuni personaggi che gli propongono un'operazione di scasso in una Las Vegas popolata solo da zombies ... e qui si conclude la storia, per lasciare spazio al sequel. Le sequenze delle rapine sono piacevoli ed emozionanti; ma sembrano quasi momenti a sè. I rapinatori agiscono spinti da una sorta di desiderio di rivalsa contro la società. Alcuni tra loro ispirano empatia, altri meno. Non è chiaro per quale motivo uno spettatore dovrebbe prendere le loro parti. Anche se aggrediscono beni di un unico proprietario, un giapponese che ha conosciuto prosperità presumibilmente grazie al crimine, essi non sono dei "Robin Hood", rubano al ricco ... per loro stessi ! Dieter, nello specifico, sembra mosso da un sincero spirito di avventura, prima, e dall'amore per Gwendoline, poi. Semplice, ma anche terribilmente banale. Nulla da dire circa la recitazione; gli interpreti dei protagonisti - Matthias Schweighofer, che è anche il regista, e Nathalie Emmanuel - hanno una notevole esperienza alle spalle, e, pur senza guizzi, rendono una buona prestazione. Discrete le molte sequenze d'azione sparse nelle oltre due ore di film, e molto bella la colonna sonora; richiama un'atmosfera favolistica. Il film avrebbe le carte in regola per concedere due ore di svago, eppure, per me, non è stato così. Il principale vizio è il distacco che ho provato nei confronti dei personaggi che dovrebbero essere i "buoni"; non sono riuscito minimamente ad affezionarmi a loro, poichè non ho condiviso le loro motivazioni. Gli altri elementi introdotti - la saga norrena, le casseforti, la contemporanea apocalisse-zombie in America - hanno del potenziale, ma per come sono "amalgamati" danno impressione di essere messi lì ... per far quantità. L'originalità della composizione tiene comunque acceso un certo interesse. Come valutato per "Army Of The Dead", anche questa è stata un'occasione in parte persa. Che dire ... confidiamo nel terzo, inevitabile, episodio !
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta