Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Uno spaccato di paese siciliano in alcune parti realistico ma che in molti punti appare esasperato e concitato, pretestuoso per fare solo da sfondo ai sogni di un adolescente in fase puberale e alle fattezze di una Bellucci che non proferisce pressochè parola e offre al pubblico solo la visione del suo corpo.
Sfilata peripatetica ripetitiva e ossessionante della Bellucci per le strade di un paese siciliano e a seguire nella vita quotidiana attraverso gli occhi di un tredicenne incantato dal suo corpo. Uno spaccato di paese siciliano in alcune parti realistico ma che in molti punti appare esasperato e concitato, pretestuoso per fare solo da sfondo ai sogni di un adolescente in fase puberale e alle fattezze di una Bellucci che non proferisce pressochè parola e offre al pubblico solo la visione del suo corpo. Tutt’altra cosa dall’ambiente e dai personaggi che il regista è riuscito a creare in altri film quale ad esempio il Nuovo Cinema Paradiso che considero un suo autentico capolavoro. Un giudizio estremamente negativo se non fosse per l’ammirazione che ho per Tornatore e Morricone e la cui arte comunque traspare anche in questo film, nonostante tutto.
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