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Omicidio nel West End

Regia di Tom George vedi scheda film

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La recensione su Omicidio nel West End

di YellowBastard
5 stelle

Il titolo italiano dell’originale See How They Run potrebbe anche trarre in inganno perché è improbabile che il West End evochi istantaneamente al pubblico italiano il quartiere di Londra con la più alta concentrazione di teatri della capitale inglese.

In uno di questi, ovvero il New Ambassadors Theatre, ancora oggi e da oltre sessant’anni (e con una breve chiusura per il lockdown durante il Covid) va in scena ininterrottamente Trappola per Topi, la celebre commedia poliziesca scritta da Agatha Christie.

Su questa premessa si basa Omicidio nel West End, ambientato però nella Londra degli anni’50 proprio durante i festeggiamenti per la centesima replica della commedia di Agatha Christie la cui ipotetica trasposizione cinematografica del racconto (cosa però mai avvenuta) darà il via a una misteriosa serie di omicidi.

 

Omicidio nel West End,TomGeorge: un giallo messo in scena

 

Debutto cinematografico sia del regista Tom George (all’attivo documentari, corti e serie TV) che dello sceneggiatore Mark Chappell (dopo una lunghissima esperienza televisiva), con Omicidio nel West End, un ibrido imperfetto tra commedia e il classico giallo alla Agatha Christie, cercano di creare un omaggio sincero a un modo di scrivere e di intendere il giallo all’inglese ormai (quasi) in disuso ma avrebbero potuto (e dovuto) osare qualcosa di più.

E se l’ispirazione viene soprattutto dal recente A Cena con delitto di Rian Johnson mentre cercano, al contempo, di tenersi alla larga da Kenneth Branagh e dal suo Hercule Poirot, lo stile (e parte del cast) richiamano invece al Grand Budapest Hotel di Wes Anderson ma rifacendosi ai lavori di Agatha Christie, ricalcandone pedissequamente i classici whodunit ma con un maggiore humor britannico a fare da contrasto alle scene di maggior tensione.

 

Il mix potrebbe quindi essere esplosivo ma il film, pur essendo di buonissima fattura e con un ottimo cast, purtroppo funziona soltanto a tratti, godibile ma non immune a evidenti cali di ritmo e con la maggior parte dei personaggi (alcuni realmente esistiti come la stessa Agatha Christie, l’impresario John Woolf o gli attori Richard Attenborough con la moglie Sheila Sim) poco sviluppati, troppo caricaturali o immagini sinistramente speculari alle pedine del Cluedo.

 

La dimensione reale del film è quindi quello di un omaggio furbetto attraversato da una messinscena goliardica che sfocia spesso nella farsa, anche alcune scelte registiche, come quella dell’uso dello split screen, sembrano alquanto eccessive e nella sua religiosa messa in scena degli archetipi di un whodunit che vorrebbe impostata come una satira dissacrante, smontandone uno per uno tutti gli stilemi narrativi, che poi invece tradisce, rimontandoli tali e quali nella conclusione finale.

Non aiuta anche il montaggio di Gary Dollner & Peter Lambert che troppo spesso si rifugia in una grammatica elementare di campi e controcampi ossessivi che aumenta la sensazione di piattezza della pellicola.

 

Omicidio nel West End: recensione del film - Cinematographe.it

 

Protagonisti del film una coppia sui generis, la cosa meglio riuscita del film, da un lato il personaggio un po' stereotipato dell’investigatore svogliato, bevitore e con passato tragico alle spalle interpretato da Sam Rockwell e dall’altro una giovane poliziotta alle prime armi, inesperta ma entusiasta (e fastidiosamente logorroica) interpretata da Saoirse Ronan che può così tornare a un ruolo brillante e che è poi il vero punto di forza del film.

Tra gli altri protagonisti l’ottimo (e odioso) Adam Brody in un personaggio che avrebbe meritato uno spazio maggiore, Ruth Wilson (in un altro ruolo abbastanza sprecato), Reece Shearsmith, Charlie Cooper, Shyrley Henderson, Lucian Msamati, Harris Dickinson, Pearl Chandra e Pippa Benentt-Warner.

 

In definitiva Omicidio nel West Side vorrebbe rinverdire, guardando con ammirazione e rispetto all’universo letterario di Agatha Christie, la tradizione un po' abbandonata di recente della commedia gialla brillante e di essere contemporaneamente un gustoso intrattenimento sia intellettuale che popolare ma il risultato finale è molto lontano da quel piccolo “gioiellino” che è stato A Cena con delitto.

 

Omicidio nel West End (2022) di Tom George - Recensione | Quinlan.it

 

VOTO: 5

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