Regia di Julian Schnabel vedi scheda film
Tema assai impegnativo svolto con esiti incerti: molto fiacca la prima mezzora, lenta, superficiale e confusionaria, riscattata dal resto, di gran lunga più bello, sentito ed emozionante. Ne viene fuori un film altalenante che, nonostante l'indubbio coinvolgimento emotivo da parte del regista e dello strepitoso Javier Bardem, tocca solo superficialmente il versante politico, non va oltre la bozza nel caratterizzare i personaggi di contorno, e limita al minimo le incursioni nella vita privata del protagonista preferendo mostrarci principalmente il suo lato pubblico. Decisamente inutile il cameo di Sean Penn, ottimo invece quello (doppio) di Johnny Depp, uno dei quali in una delle scene migliori (quella dell'ufficiale armato). Film nel complesso passabile, salvato da una buona seconda parte e da un Javier Bardem da spellarsi le mani.
Tratto dal libro di memorie di Reinaldo Arenas, il film narra la sua vita di poeta omosessuale cubano perseguitato dal regime castrista.
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