Regia di Pasquale Scimeca vedi scheda film
VOTO : 7.
Scimeca è un regista decisamente sottovalutato dalla distribuzione nostrana, così, anche a noi che ci piace, facciamo fatica ad avere su di lui un’opinione completa ed esauriente.
Questo è, in ogni caso, proprio un bel film, per una volta ha trovato un discreto spazio, ma ha avuto anche la sfortuna di uscire al cinema in concomitanza con “I cento passi” che affrontava tematiche similari e che lo ha, almeno in parte, affossato.
“Bella” (virgoletto perché purtroppo bella non è per il cuore di ogni persona che abbia una coscienza) storia, lo stile è convincente (assai lontano dai toni sensazionalistici con un’aderenza alla dura situazione che merita una decisa menzione), la narrazione (sfruttando bene anche il territorio) sa dosare le sfumature e creare i giusti presupposti per un finale tanto ingiusto, quanto, purtroppo, veritiero.
Ed è bello soprattutto perché riesce nell’impresa di regalare alla memoria una figura simbologicamente importante, per cui gli ideali (che ormai oggi sembrano una chimera) avevano una rilevanza che andava ben oltre a tutto resto fino ad affrontare a viso aperto la morte.
Ed il finale, tristissimo, posa già il suo sguardo su un futuro di drammatici fatti.
Da recuperare per tenere la coscienza attiva, civilmente utilissimo.
VOTO : 7.
Regia molto convincente, soprattutto perchè lontana dal chiacchericcio mediatico ed estremamente vicina ai fatti ed alla dura realtà.
VOTO : 6,5.
Convincente, volto appropriato.
VOTO : 6,5.
Bravo.
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