Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Ritorno al genere fantastico per Paul Verhoeven,autore di un cinema dallo stile sinuoso,amante delle belle immagini a volte anche troppo costruite,ma di innegabile talento(un po'sprecato,ma effettivo)."L'uomo senza ombra" è una rivisitazione di un classico del fantastique come l'Uomo Invisibile:adeguata ai tempi e alla nuova terminologia scientifica,la versione dell'olandese Verhoeven è psicopatica,malata di deliri d'onnipotenza e portata alla violenza.Tant'è che non esita a compiere piu'delitti per esercitare il proprio potere:in alcuni momenti raccapricciante,benissimo realizzato,"Hollow man" ha il difetto di allungare troppo il passo,e non sapere quando concludersi.Oltre tutto,ci sono un paio di inverosimiglianze,o errori di logica non indifferenti,verso il finale,che si rivela interminabile,con il mostro che non accenna a morire,e portando lo spettatore a una lieve esasperazione.Peccato,perche'a livello di tensione "L'uomo senza ombra" ha buoni brani di cinema,e regge bene almeno per la prima parte.Kevin Bacon è invisibile per quasi tutto il film,ma impone la sua presenza con il mestiere e la bravura dell'attore navigato,Elizabeth Shue è un'eroina intrepida e molto razionale.
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