Trama
Sono passati trent’anni da quando Filippo Dobrilla ha iniziato a scolpire un colosso di marmo nelle viscere di una grotta nelle Alpi Apuane, a 650 metri di profondità. Questo luogo, oscuro e inaccessibile, ha protetto il segreto di una passione giovanile per un compagno di esplorazioni speleologiche consumata nell’intima oscurità della caverna. Anche dopo la fine di quell’amore, Filippo ha continuato a calarsi nell'abisso per lavorare alla sua scultura più ambiziosa, un'opera d'arte nascosta agli occhi degli uomini. Immergersi nell'oscurità della grotta significa per Filippo rifugiarsi in un luogo dove può sentirsi libero, protetto e distante dai pregiudizi e dai condizionamenti della società contemporanea. Ma l'inattesa scoperta di un tumore cambierà la sua vita in modo radicale.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Il nome di Filippo Dobrilla mi giunse alle orecchie per puro caso quando, in un paesino delle Alpi Apuane, due cacciatori mi parlarono di una statua scolpita nel cuore della montagna che sovrasta il paese.
Raffigurava, mi dissero, un uomo nudo, sdraiato, grande più di 3 metri.
Pensai che si trattasse di una leggenda della zona, scoprii invece che la statua esisteva, così come il suo creatore. Incontrandolo, sono rimasto immediatamente colpito dal magnetismo silenzioso di Filippo.
Ho seguito le sue avventure per più di 4 anni: la nostra relazione artistica si è trasformata in una sincera amicizia, tanto che Filippo mi ha permesso di accedere ai meandri più tortuosi del suo mondo interiore e di seguirlo nel suo viaggio finale, quello della malattia che ha causato la sua scomparsa.
Caveman – Il gigante nascosto è la storia di un uomo il cui mistero rimarrà custodito nel fondo di un abisso, il tributo a un artista eccezionale e a un essere umano complesso".
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
SOLO CHI FUGGE DALLA MASSA SI SALVA Mai frase fu più autentica soprattutto in tema di pandemia. In realtà questa massima è legata all'arte e ai suoi creatori che, per produrre si rintanano, quando sono veri artisti, nella solitudine del proprio io, senza troppe distrazioni dalla loro profondità.
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