Regia di Andrea Segre vedi scheda film
Quando un animale endemico e' vitale per la sopravvivenza dell'uomo ( a livello economico).
Venezia,Canale della Giudecca .Due fratelli si fronteggiano per l'utilizzo di un appartamento,Pietro (Pierobon) vuole continuare a viverci e dedicarsi alla pesca dei granchi (nello specifico moeche .piatto tipico della cucina veneta dal sapore compatto delle loro carni,assai pregiate e che non ho mai avuto il piacere di assaggiare ,comunque un chilo di questi granchi oscilla tra i 50/70 euro ) e Alvise (Pennacchi) dove spera di acquisire lo stesso per farne un B&B ad uso e consumo di un turismo di lusso.Il regista e documentarista Andrea Segre (di cui scrissi tempo fa del bellissimo IO SONO QUI )gira con telecamera a mano tra calli e acque su una Venezia non certo da cartolina ,ma che vive pure lei di una depressione economica in parte dovuta alla pandemia,specchio reale del nostro paese in questi ultimi anni.I due caratteri dei personaggi principali lasciano un po' sullo sfondo altri bravi attori (tra cui Ottavia Piccolo) intenti a mediare e a conciliare la disputa di questa casa .oggetto del contendere e un po' metafora di vita tra persone immerse in una cultura lagunare o proiettata verso un possibile sviluppo turistico.Questo e' cinema di cui abbiamo bisogno di vedere adesso,questo e' cinema lontano anni luce dalla poca fantasia di un certo contenuto omologato e piatto,per non dire poco convincente che troviamo nelle sale o in streaming.Molto consigliato (almeno per me....) anche per chi desidera ancora vedere il bel connubio uomo e natura.
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