Regia di David McNally vedi scheda film
Dal New Jersey, la ventenne Violet arriva nella Grande Mela, dove pensa di trovare più possibilità alle sue smanie da autrice di canzoni (non s’azzarda neppure a cantare per il terrore del palcoscenico). Ma non è semplice e, in attesa di sfondare, si fa assumere nel locale notturno Coyote Ugly, dove s’improvvisa come barista e ballerina seducente. Ciò manda a ferri corti il suo rapporto col padre. Lieto fine. Ci credereste mai che dietro questa agile e metropolitana commediola c’è la mano di quel blockbuster vivente che è Jerry Bruckheimer (i seriali Pirati dei Caraibi e National Treasure, Armageddon, Pearl Harbor)? Ed è strano vederlo alle prese con giovani ragazzine non proprio felicissime, gente insoddisfatta della provincia, dove l’ottimismo bruckheimeriano non sempre esplode con semplicità. L’agrodolce è leggermente più presente, ma si tratta sempre di una fatua commedia per ragazze under venticinque. Eppure poteva essere qualcosa di più, c’erano tutte le carte per realizzare qualcosa di più elaborato, più approfondito. Colonna sonora molto ricca, ma spicca, e vien da dire ovviamente, Gloria Gaynor con I will survive. Discreto reparto femminile (Maria Bello la più brava, Tyra Banks la più bella), giustamente sexy Adam Garcia, ma il migliore della partita è, anche in questo caso ovviamente, l’imponente John Goodman.
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