Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Quella degli X-Men è, per me, una tra le più belle fanta-saghe cinematografiche tratte dai fumetti della Marvel. Racconta, infatti, le avventure dei suoi numerosi personaggi - gli “X-Men” per l’appunto - senza, però, rappresentarli (non tutti quantomeno) in modo conforme alla tradizionale iconografia del supereroe (pupazzetto snodabile tutto muscoli e niente cervello…per quanto il loro elevato numero e la conseguente ampia gamma di poteri speciali di cui dispongono abbiano un indiscutibile, fanciullesco, fascino). Ce li presenta, piuttosto, quali esseri senzienti, ma soggiogati dalle loro anomalie genetiche che li rendono diversi (supadany); eroi tristi, dunque, costretti, con difficoltà, ad interagire nella società in cui sono giocoforza inseriti; costretti a prendere posizione e a fare scelte di vita cruciali (nessuna delle quali, peraltro, biasimevole, visto il loro eterogeneo background personale).
Quella degli X-Men è, perciò, una saga che sa abilmente sondare terreni drammatici e attualissimi - la diversità come sinonimo vuoi d’integrazione e d’opportunità di crescita collettiva, vuoi di emarginazione e di rifiuto (tema, questo, che io ho peraltro percepito anche per il tramite del fallito esperimento sull’ostile senatore Kelly, possibile allegoria dell’impossibilità di un’imposizione culturale ab externo) - senza mai perdere di vista le esigenze del botteghino.
Per quanto riguarda invece questo 1°capitolo, a parte le sequenze iniziali (folgoranti; ripley77), il film probabilmente non dura il tempo necessario per inquadrare adeguatamente la psicologia dei personaggi principali (ce ne offre solo un assaggio), preoccupato piuttosto - soprattutto (ma non solo) nel finale - di dare sfoggio della sua anima squisitamente “action” (ma, così, da lasciar percepire un senso di lavoro incompiuto, in sospeso; luthien80). Ugualmente, però, riesce ad instaurare un (seppur fragile) equilibrio tra le sue 2 vocazioni, in modo da raggiungere il suo duplice scopo: piacere a tutti palati e affezionare il pubblico alla saga.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta