Regia di Stefano Calanchi vedi scheda film
Terzo episodio della serie Il fascino dell'insolito, tratto da un raggelante racconto di Ray Bradbury. Scritto e diretto con mano sicura, "Il piccolo assassino" racconta una storia angosciante, restando in magistrale equilibrio tra clima fantastico e tragica fatalità.
Dopo un parto molto travagliato, Alice (Imma Piro) trascorre uno periodo ambivalente nei confronti del neonato, al quale rifiuta persino di dare un nome, provando nei suoi confronti amore e, al tempo stesso, odio. Convinta che il piccolo, durante la gestazione, "abbia già cercato di ucciderla e che tenterà ancora", tiene un atteggiamento distaccato, allarmando con il suo comportamento il marito Davide (Gianfranco De Grassi). Insegnante e sindacalista, Davide cerca di allontanare quelle che reputa irragionevoli preoccupazioni, supportato dall'amica di famiglia, Paola (Edda Di Benedetto). Sei mesi dopo, quando per lavoro Davide deve allontanarsi da casa alcuni giorni, Alice si ammala e, in breve tempo, muore. Ormai convinto che la responsabilità sia da attribuire al bambino, Davide eredita le stesse paure e le ansie della moglie nei confronti del figlio. Il suo tormentato stato d'animo dura molto poco: Paola lo trova cadavere nel suo appartamento, ucciso dalle esalazioni di gas provenienti da un fornello della cucina. Un suicidio? Un terribile presentimento assale la ragazza, ormai anche lei certa che quel piccolo, a soli sei mesi di vita, sia davvero il colpevole. Ma per una serie di sfortunate coincidenze (?) non avrà modo di raccontare a nessuno i suoi sospetti...
"Gli altri bambini ci mettono del tempo per imparare a muoversi, a camminare, a pensare. Mentre questo, non solo è nato che già sapeva camminare ma già pensava, nel ventre di Alice, e pensava a una cosa sola: a come ucciderla."
(Davide)
Piccolo assassino: Gianfranco De Grassi ed Edda Di Benedetto
Un terrificante racconto di Ray Bradbury - The Small Assassin, 1946, riproposto poi nell'antologia The October Country del 1955 -, lo stesso non ufficialmente alla base del più celebre Baby Killer (Larry Cohen, 1974), alimenta la splendida sceneggiatura di questo terzo capitolo della prima serie di Il fascino dell'insolito. Opera di Stefano Calanchi (1941 - 2001), regista sfortunato che dopo aver esordito nel 1979, dirigendo Dietro la tenda scura (uno dei quattro episodi del precedente, simile a questo, ciclo RAI dal titolo Il filo e il labirinto), tenta vanamente di dedicarsi ai lungometraggi dirigendo il suo unico film destinato alle sale (Core mio, 1982). Più impegnato come sceneggiatore (suo lo script di Un gioco per Eveline, diretto da Marcello Avallone nel 1972), Calanchi è rimasto purtroppo una promessa mancata della cinematografia italiana, per circostanze non dovute alle sue indiscutibili capacità. Come dimostrato, ad esempio, da questo minaccioso Piccolo assassino, un gioiello della tensione psicologica, capace di restare perfettamente in equilibrio tra suggestioni, allucinazioni e inverosimili allusioni sulla maligna capacità di un neonato, ipoteticamente al servizio di forze disumane, diaboliche e malvagie. Ottimi gli interpreti, in particolar modo il protagonista, Gianfranco De Grassi, presente in pochi ma significativi titoli che spaziano da film di genere a quelli d'autore. Lo ritroviamo, precedentemente, in piccoli ruoli di Fango bollente e L'ultimo treno della notte, mentre - dopo una breve lista di lavori destinati al piccolo schermo - chiude la carriera sul finire degli anni Novanta, comparendo brevemente ne La chiesa e Il testimone dello sposo.
Gianfranco De Grassi in L'ultimo treno della notte (Aldo Lado, 1975)
In occasione di questo mediometraggio Calanchi non prende mai una chiara posizione, evitando di mostrare il piccolo fuori dalla culla o in momenti differenti dal sonno profondo. Ad instillare il dubbio sulle sue, implausibili, responsabilità, contribuiscono continui pianti, strilli ripetuti e rumori notturni. Proprio questa ambigua presa di posizione, che mai dà certezza sulle reali cause dei decessi, è il punto di forza dell'episodio che può essere interpretato anche e soprattutto su un piano puramente razionale: la morte ghermisce con il suo gelido tocco una famiglia distrutta da una suggestione forse solo autoindotta, che parte dal trauma di un parto travagliato e viene trasmessa, in una staffetta psicologica contagiosa e deleteria, di volta in volta a persone legate da intimi rapporti. Alice, Davide e Paola sono solo vittime di sfortunate circostanze, in parte provocate da una convinzione malata, causa di un malessere che ha origini solo e soltanto interiori.
Ray Bradbury (1920 - 2012)
Citazioni
"Oggi, nessuno dorme più con i figli accanto. Non è sano per noi e per loro."
(Alice)
"Voglio dimenticare la clinica, i dottori, tutte le medicine e quelle tremende parole: placenta, acque, doglie, contrazioni, capoparto. Che schifo, eh?"
(Alice)
"Prima c'eravamo tu ed io e ci proteggevamo a vicenda. Ora, noi due proteggiamo il bambino. Ma chi ci protegge da lui?"
(Alice)
"Dopo due notti che non dormivo, sono corsa su e gli ho messo le mani intorno al collo... poi lo ho avvolto a pancia in giù, contro un cuscino con un altro cuscino sopra..."
(Alice)
"[Neonati] Strane, piccole creature rossastre con cervelli che funzionano in un buio liquido. Piccoli cervelli elementari, pieni di odio contro chi sta per stanarli. Contro chi sta per cacciarli, dal mondo beato in cui si trovano, verso un mondo ignoto, freddo, ostile."
(Davide)
Antologia di racconti dell'autore, contenente anche The Small Assassin, tradotta in italiano come Paese d'ottobre
Il fascino dell'insolito - La serie completa
STAGIONE 1 (1980)
- 1. La mezzatinta
- 2. La stanza n. 13
- 3. Piccolo assassino
- 4. Veglia al morto
- 5. Miriam
STAGIONE 2 (1981)
- 1. La strada al chiaro di luna
- 2. La casa della follia
- 3. Impostore
STAGIONE 3 (1982)
- 1. La tortura della speranza
- 2. La scoperta di Morniel Mataway
- 3. Vampirismus
- 4. La cosa sulla soglia
"Da dove viene quest'idea che il parto sarebbe un miracolo? Mi sono perso quella fottuta riunione? 'È un miracolo, il parto è un miracolo!'. No, non lo è. Non è più miracoloso di mangiare del cibo ed espellere uno stronzo dal culo."
(Bill Hicks)
Ray Bradbury legge il racconto breve "The Small Assassin"
Piccolo assassino (Stefano Calanchi, 1980)
F.P. 02/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 48'55")
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