Regia di Richard Loncraine vedi scheda film
Loncraine e compagni si rifanno al noto modello delle case maledette, dei fantasmi, dei delitti misteriosi, tutti temi non nuovi già allora, eppure riescono a sviluppare la narrazione con buon senso del mistero e dell'inquietudine; soprattutto è ben calibrata la malinconia di fondo e il film si svolge in crescendo, svelando l'anima malata di certi adulti e perfino la perfidia infantile senza mai cadere nel cattivo gusto. Gli attori implicati sembrano nati per questi ruoli. Notevole la sequenza finale, in particolare le ultimissime immagini.
Molto piacevole, dolce e sinuosa, ma anche aspra e tesa, di Colin Towns.
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