Regia di Ivan Fund vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - GIORNATE DEGLI AUTORI
Il figlio della coppia formata da Bruno e Greta è improvvisamente scomparso in mare un anno prima mentre la famiglia trascorreva le solite vacanze estive nella casa in riva alla spiaggia che i due genitori avevano scelto come rifugio nei momenti liberi.
Una sparizione che ancora lascia i due genitori interdetti tra una speranza che per tutti gli altri è impossibile, ed un miracolo che non appare molto diverso dalle leggende che fioriscono tra la popolazione locale, che danno per vera l'esistenza di un mostro marino vagante tra terra e mare in certe condizioni metereologiche e che nessuno ha mai capito se potesse trattarsi di una presenza maligna o benevola per l'essere umano.
Quando i due genitori tornano alla casa al mare, lo fanno per svuotarla e fare in modo che la stessa possa essere messa in vendita, epicentro come si ritrova ad essere di ricordi in sé bellissimi, ma anche fonte di estremo dolore per l'episodio occorso.
Il sopraggiungere di una amica, che giunge in loco per aiutare la coppia, non impedirà ai due di dare sfogo alle fantasie che quel luogo ameno ed un po' misterioso riesce ad evocare, fino ad arrivare a creare loro stesso il proprio mostro che possa dare un senso a quella misteriosa sparizione, e come era solito fare il bambino nei disegni e nei giochi a cui era solito prender parte.
Il lutto insopportabile e la sua elaborazione sofferta e dolorosa sta al centro di una vicenda in cui il regista Ivan Fund cerca di immedesimarsi nel dolore senza spiegazione dei genitori, utilizzando schemi di fantasie che rendono adulti e bambini alla stessa stregua dipendenti da sogni e leggende che, pur puerili, si dimostrano l'unico appiglio a cui legarsi quando non si trovano migliori spiegazioni.
E il piccolo film, che si avvale anche di un cameo di lusso da parte di Alfredo Castro nel ruolo dell'incaricato della vendita dell'immobile, si fa forte dei suoi effetti speciali scientemente primitivi e puerili per sostenere questa sua drammatica verità che si trasforma in flebile speranza di vita.
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