Regia di Aly Muritiba vedi scheda film
Daniel è un poliziotto sospeso dal lavoro, in attesa di giudizio per atti violenti. Un giorno Sara, la ragazza che sta conoscendo virtualmente, smette di rispondere ai suoi messaggi così l’uomo decide di mettersi alla sua ricerca ma nessuno sembra conoscerla, finché un giorno si fa avanti un uomo che sembra avere notizie della donna.
La storia che Aly Muritiba decide di raccontare è di una delicatezza commovente in un paese, il Brasile, dominato dal maschilismo sembra prendere ancora più significato: Daniel, un uomo violento e solitario e Sara un ragazzo che vuole cambiare sesso, si innamorano attraverso le parole scritte sullo schermo di un telefono, si raccontano i propri sogni e le proprie vite, ma nessuno dei due sa davvero chi è l’altro finché non si incontrano svelando le loro identità più intime.
Interessante il montaggio, con i titoli di testa che compaiono dopo circa una mezz’ora di film quasi a voler indicare che tutto ciò che è accaduto prima fosse in realtà solo un preambolo, ben utilizzata la colonna sonora che diventa un plus per un film che ha dalla sua non solo una buona fotografia ma anche delle inquadrature visivamente molto belle.
Il film di Muritiba non ha mai l’intento di prendere una posizione sui fatti narrati, si limita a raccontarci la storia coinvolgente e piacevole, di un amore puro logorato dai canoni dettati dalla società che circonda i due protagonisti di cui il regista racconta, in modo dettagliato ma mai noioso, le vite e le vicissitudini che in parte hanno solcato il loro carattere e le loro scelte di vita.
Un crescendo di emozioni rende la visione mai scontata; molto bravi i due attori protagonisti capaci di trasmettere le contrastanti sensazioni che avviluppano i protagonisti. Un finale amaro e commovente ottimamente contestualizzato nel mondo in cui il film è ambientato che pur non rendendo giustizia alla ad un sentimento vero rispecchia il pensiero intimo della società in cui viviamo.
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