Trama
Una località termale fuori dal tempo, un hotel anni ’40, un luogo che sposta il presente chissà dove. Un documentario che non è il racconto della vita di Ornella Vanoni, ma la rivelazione della sua intimità esibita. L’energia, il carattere, la musica, le sue bizze da diva che costringono la troupe a fermarsi più volte ma che comunque riprende tutto, senza risparmiare niente, nemmeno le discussioni. Poi gli incontri. Amici, musicisti, la tromba di Paolo Fresu che risuona negli spazi vuoti del grande albergo dove tra giornate identiche scandite da cure e trattamenti prende spazio il racconto, la memoria, ma anche il futuro mentre Ornella si prepara a diventare creatura fantastica, destinata all’eternità.
Curiosità
LA PAROLA ALLA REGISTA
"Io: Che significa fare un film su di te? Lei: Un film sulla mia vita; fino a un certo punto è reale poi è irreale. È come una fiaba, è bello finire la vita in una fiaba.
Così nasce questo film che è la ricerca della giusta distanza per raccontare Ornella Vanoni: interprete, attrice, madre, figlia, donna. Fragilità, coraggio. Allegria. Tanta musica. Oggettività e intimità si rincorrono, il film che ho in mente e quello che mi suggerisce, dialogano una lingua a tratti limpida a tratti impossibile, producendo un terzo film che comprende entrambi.
La lontananza del mito è interrotta dalla vicinanza del cellulare, le confessioni confondono dentro e fuori, scena e fuoriscena sono la stessa storia. Perché con Ornella non c'è tempo di pensare, si può solo fare. E poi scoprire che fare è un modo di pensare. E di raccontare, anche una fiaba, anche la vita".
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