Regia di Potsy Ponciroli vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - FUORI CONCORSO "Il mondo sta cambiando e mi sa che non fa più per me.
Vai a guardarlo.
Ti piacerà".
Uomini di legge e/o fuorilegge: la demarcazione si fa sottile ed il bene ed il male diventano scelte strategiche verso cui ricondursi per trarne i più lucrosi vantaggi. In termini economici, certo, ma anche di prospettive di tranquillità finalmente intravista.
La vita faticosa ma stabile e tranquilla di un vedovo dedito al suo piccolo ranch assieme al figlio adolescente, viene compromessa quando i due notano un cavallo sopraggiungere nelle terre che cingono la loro proprietà.
Scopriranno che un uomo giace ferito poco distante, assieme ad una borsa piena di soldi. E che, alle sue costole, alcuni uomini armati sino ai denti e senza remore, avanzano per riprendersi ciò che ritengono spetti loro.
Di fronte a quella tesa emergenza, per l'ormai anziano capo famiglia è arrivato il momento di prendere la giusta decisione, in modo da non pregiudicare la sua nuova vita da onesto contadino, traendo però risorse dalla sua passata ed assai occultata esistenza precedente.
Il ritorno ad un western schietto e senza fronzoli che non di preoccupi di aspetti politically correct come la presenza di almeno un ruolo femminile (e qui infatti nemmeno si intravede una donna, se non un suo nome presso una lapide), trova la sua più ideale rappresentazione attraverso volti che, tramite l'apporto fisico di interpreti come Tim Blake Nelson, Scott Haze e Stephen Dorff, risulta essenziale ed ideale per farne rivivere il mito e le corrette atmosfere.
Al resto pensa l'ancor poco noto regista Potsy Ponciroli, che confeziona un film teso e dalle splendide atmosfere, in grado di rinverdire un genere che ha fatto la storia del cinema, ma che stenta ogni volta a ripartire.
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