Trama
Film documentario sulla guerra in Ucraina. Nel Donbass, i soldati ucraini combattono contro i separatisti sostenuti dalla Russia mentre, lontano dai campi di guerra, i diplomatici negoziano brevi e precarie tregue e cessate il fuoco. In un momento in cui alcuni di loro stanno vivendo i migliori anni della loro vita, al fronte uomini e donne combattono, condannati a scavare e riscavare le trincee, mentre le bombe continuano a cadere sulle loro teste.
Curiosità
COMMENTO DEL REGISTA
"Fine del 2015. Regione del Donbass, Ucraina. Ai confini dell’Europa Orientale, migliaia di uomini si rifugiano nelle profondità del terreno, esausti dopo mesi di combattimenti. La guerra di movimento è finita; la potenza di fuoco dell’artiglieria l’ha trasformata in una guerra di posizione. I soldati capiscono che non finirà presto. E soprattutto capiscono che sarà molto diverso da quanto avevano immaginato. Quasi cento anni dopo la Grande Guerra, inizia un nuovo capitolo della guerra di trincea. In questo conflitto di un’era passata, l’uomo si trova a trasformare il territorio e sé stesso. Deve costruire e consolidare l’ambiente in cui vive, trovarvi riparo e adattarsi a esso. La trasformazione è vitale per affrontare la morte, ricreare una routine quotidiana e una qualche forma di normalità nel mondo aberrante del conflitto armato. Sette anni dopo l’inizio delle ostilità, praticamente nessuno è al corrente del fatto che ad alcune migliaia di chilometri di distanza, al confine dell’Ucraina orientale, giovani europei stanno morendo, e continuano a morire, in una guerra assurda. Questo film narra la storia di una battaglia e, per molti aspetti, una storia personale: il desiderio di raccontare la storia di qualcosa che nessuno cerca veramente di vedere o comprendere, se pensiamo che le inchieste sull’Ucraina non destano più interesse alcuno. Dopo avere documentato come giornalista il movimento EuroMaidan, l’inizio della guerra e l’impatto sulla società ucraina, ho avvertito l’urgenza di rivolgermi al cinema. Sono francese, amo l’Ucraina e non capisco perché le potenze occidentali non abbiano messo fine a questo devastante conflitto alle porte dell’Europa. Sono perplesso e voglio condividere il mio stato d’animo filmando i miei simili e in questo modo, con l’ausilio del cinema, documentare l’amore per la vita e la follia degli uomini in generale. Inclusa la nostra".
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