Regia di Maurizio Lucidi vedi scheda film
Nello stesso anno di Zio Adolfo in arte fuhrer (di Castellano & Pipolo, con protagonista Adriano Celentano), anche Montesano, con la regia di Maurizio Lucidi, ha modo di farsi beffe di Hitler in questa commedia. La storia viene da un soggetto di Alberto Bevilacqua, sceneggiato da Enrico Vaime, Stefano Ubezio e Montesano, e a dire il vero non è questo granchè in termini di fantasia; a conferire il giusto tono ironico ci pensa la bella prestazione del protagonista, ormai solido interprete di una buona serie di pellicole, nonostante effettivamente al suo fianco non si trovi alcun nome di spicco, neppure i soliti caratteristi (al massimo c'è Paul Muller, megadirettore fantozziano). E in effetti tutto il film regge sulle spalle di Montesano, sempre al centro della scena; i giochi di parole e le trovatine verbali si sprecano e di tanto in tanto risultano pure eccessivi ("Ero figlio di NN... e ora so' figlio di SS" è una di quelle apprezzabili). La sdrammatizzazione del nazismo è talmente palese da non far sembrare comunque pesante o inopportuno nulla. Carine inoltre le musiche di Fabio Frizzi. 4,5/10.
Pizzaiolo romano scopre, alla morte della madre, di essere figlio di Hitler. Convocato in Germania da una strana società, scopre di essere finito in mano a dei neonazisti che lo vorrebbero imporre come nuovo fuhrer.
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