Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Bello si,per carita'ma secondo me usare la parola capolavoro per questa opera,sempre nel rispetto delle altrui opinioni,è francamente eccessivo.Io non ho tutto questo trasporto per il cinema orientale ma stavolta è un film diverso,molto piu'vicino al canone estetico occidentale delle altre opere made in Hong Kong,quindi molto piu'vicino anche al mio personalissimo gusto.Poi se vogliamo dirla tutta sembra,con tutte le diversita'del caso,l'ennesimo figlio del piccolo grande Breve Incontro di David Lean...c'è il sentimento,c'è il rimpianto,c'è l'impossibilita'di vivere compiutamente una relazione d'amore...nel film di Wong l'elemento in piu'è il gioco delle parti,lo sfuggirsi per non abbandonarsi,il preciso inquadramento storico che il regista da'alla vicenda che per il resto è senza tempo.Ma a me rimane una spiacevole sensazione di deja vu(oltre al film di Lean citerei anche Mademoiselle e L'eta'dell'innocenza che ha un finale praticamente sovrapponibile a quello di In the mood for love) ,qualcosa di gia'visto nonostante la regia morbida assecondi i due straordinari protagonisti,nonostante una messa in scena studiatissima(forse pure troppo)che mette da parte il trasporto delle due vittime di questo gioco perverso, di una passione che non scoppiera'mai.Ripeto,bello,per il mio gusto nettamente superiore ad altri prodotti orientali(che detto per inciso non riscuotono il mio consenso),ma io la parola capolavoro la spendo per altri film....
straniante
ok
boh
non male
straordinario
bravissima
regia morbida e studiatissima
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