Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Un film di trascinante, lenta bellezza, come la sua musica che accompagna lo spettatore nelle conseguenze dell'amore in una Hong Kong decadente e crepuscolare
Un film di una raffinata bellezza, come quella dei suoi protagonisti principali, una bellezza giustamente premiata a Cannes e che rende "In the mood for love" una pellicola senza tempo, sospesa in una dimensione che non conosce le ingiurie delle mode ed in grado di raccontare l'eterna complessità dell'amore con un tocco del tutto particolare: scenografia ridotta all'osso, poche parole ma con i tempi ed i modi azzeccati, una ambientazione in parte decadente come quella delle colonie con non saranno più tali. I due protagonisti, che scoprono l'infedeltà dei rispettivi consorti e, nonostante una forte attrazione reciproca, sceglieranno di non seguirne la stessa strada, sono un manifesto puro ed essenziale della complessità di tutto ciò che è amore, passione e sentimento. E se qualcuno, davanti ad un ritmo lento come una pastorale, si sarà addormentato sulla poltrona nonostante la trascinante colonna sonora ricca di suggestioni, poco male: il cinema che per molti è solo svago ed azione per altri è un'arte che inebria i sensi non meno della luminosa bellezza di un quadro o dei meandri inesplorati di un'opera letteraria.
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