Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Clara (Margherita Buy) è una psichiatra in un centro di salute mentale di Torino. Nina (Valeria Golino) è un’attrice tormentata, in perenne movimento tra le città, gli affetti, i desideri. Sono due sorelle. La scissione emotiva e la mancata affinità (una è controllata, incapace di piangere, restia ad abbandonarsi ai sentimenti, l’altra spreca, si perde, “butta via tutto” per abituarsi all’idea del niente in cui si polverizzano gli esseri umani) sono accettate da un tempo indefinito, in una famiglia in cui del padre morto resta un busto e dei diari e una madre che ha smesso di fare domande alle figlie. Sarà un uomo, Leonardo (Ennio Fantastichini) che cerca Nina e incontrerà Clara (e la coinvolgerà in una passione fisica che somiglia ad una terapia) a stabilire un nuovo contatto tra due esistenze spaccate, tra due dimensioni del dolore, tra due frammenti di un’unica e imperfetta identità. Peter Del Monte ha la grande qualità di saper esplorare, con una direzione precisa dei tre bravi attori, le sfumature, i mulinelli, le aderenze psicologiche dei personaggi femminili. La sua regia e la sua narrazione non temono il disagio e la sofferenza, le cose non dette e i buchi neri dell’anima. Tra sospensioni e intensità delle immagini.
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