Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Controvento è il solito film alla Del Monte: atmosfere rarefatte, azione poca (l'unica scena definibile 'madre' - a parte qualche scabroso siparietto semipornografico totalmente, imbarazzantemente fuori luogo - arriva a dieci minuti dalla fine), psicologie scandagliate a fondo e un senso di malessere (sempre psicologico, si capisce) che si protrae fino alla conclusione. Che è forse la cosa meglio riuscita di tutto il lavoro, con uno sprazzo di sorriso al termine di una faccenda nera, nerissima, di sentimenti malati e negati, strappati e probabilmente più sintomi di una necessità, di uno sfogo che effettivi. Nel triangolo centrale del film, quello costituito da Buy-Fantastichini-Golino, a uscirne meglio è senz'altro la prima, quantitativamente e qualitativamente più impegnata e capace di conferire al suo non facile personaggio le giuste sfumature; il secondo è francamente chiamato a una parte al di sopra delle sue possibilità (energumeno scarmigliato e non esattamente fascinoso, seduce con sottile sadismo entrambe le sorelle), ma compie comunque il suo dovere; la terza è la meno presente, fisicamente, ma è a ogni modo chiamata a interpretare il nodo risolutivo del ménage a trois. Sopportando qualche banalità nei dialoghi e le succitate scene porcellonesche incomprensibilmente inserite a casaccio nella storia (sceneggiatura: Peter Del Monte / Gloria Malatesta / Claudia Sbarigia), Controvento è comunque lavoro apprezzabile, principalmente per la delicata colonna sonora firmata da Paolo Silvestri. 5/10.
Clara e Nina sono due sorelle molto diverse fra loro: una psichiatra e l'altra attrice; la prima fredda e precisa, la seconda emotiva e confusa. Quando Leonardo, con cui Nina ha avuto in passato una storia, torna a cercare la donna, trova però la sorella e comincia con lei una tormentata storia.
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