Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Clara (Margherita Buy) e Nina (Valeria Golino) sono due sorelle che vivono a Torino esistenze solitarie, hanno rapporti sporadici con una madre (Maria Monti) che gioca a fare il Ponzio Pilato e di quando in quando si incontrano. Sono una l'opposto dell'altra: tanto implosa, controllata, razionale e distaccata è Clara, quanto imprevedibile, esuberante, incontrollata e disposta a gettare via la vita è Nina. I binari delle loro esistenze procederanno verso una "soluzione terapeutica" grazie all'incontro con Leo (Ennio Fantastichini, qui in una parte à la Depardieu), infermiere alcolista, un po' squinternato ed ex amante di Nina, col quale per la prima volta Clara si lascia andare, dando alla sua vita una dimensione più umana. Per Nina si apparecchierà invece una tragica soluzione alla sua esistenza. Il copione di Gloria Malatesta, Claudia Sbarigia e Peter Del Monte gioca su tutta la gamma di chiaroscuri dei quali tre attori straordinari si mostrano perfettamente all'altezza. Il gioco di specchi - imperniato stavolta sullo yin e lo yang delle personalità delle due sorelle - è ancora una volta nel cinema di Del Monte la chiave narrativa per raccontare due percorsi esistenziali opposti e difficili, immersi nel cielo scuro e perennemente minaccioso di una Torino fotografata negli angoli degradati. Intenso, ben cesellato nei dettagli (il monologo della Buy al telefono è straordinario non soltanto nell'interpretazione, ma anche nella scrittura), il film di Del Monte si perde soltanto nello spazio eccessivo concesso ai personaggi di contorno, non sempre all'altezza della situazione. "La cambio io la vita che non ce fa la fa a cambiare me", canta Patty Pravo in E dimmi che non vuoi morire, molto opportunamente inserita sui titoli di coda del film.
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