Regia di Joaquin Del Paso vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - ORIZZONTI
Durante le vacanze estive, alcuni studenti appartenenti a famiglie benestanti si apprestano a prender parte ad un esclusivo campeggio estivo organizzato in aperta campagna dai professori della prestigiosa scuola privata che ciascuno di essi frequenta grazie alle pesanti retti sostenute dalle famiglie di costoro.
Tra rigore, disciplina, addestramento fisico e moral/religioso, quel gruppo di ragazzi spavaldi e spesso impertinenti si accorge che un tratto della recinzione che si separa da una natura incontaminata e da gente definita poco raccomandabile e di cui diffidare, presenta un buco dal quale è possibile oltrepassare quel confine altrimenti inviolabile.
L'esaltazione per quella scoperta sarà la scintilla per spingere alcuni tra i ragazzi ad andare oltre ogni freno ed inibizione, spingendoli a comportamenti dalle conseguenze inquietanti ed impreviste.
Dal regista di Panamerican Machinery, visto in Concorso al TFF numero 34, ovvero il messicano Joaquin del Paso, The hole in the fence fornisce all'autore l'occasione per scagliarsi e gettare una sferzata critica su istituti simili a questi collegi religiosi, che riscuotono successo tra le famiglie più abbienti, fornendo speranze di formazione culturale e caratteriale dei giovani, forgiandoli per l'occasione alla vita di futuri leader.
Un sistema educativo condizionato dai dettami di un cattolicesimo improntato a stare a braccetto con le strutture garanti del potere, in grado di creare barriere e discriminazioni ogni qualvolta si abbia a che fare con ceti e situazioni che differiscano da quella prescelta a modello di comando.
Un film che, a detta dell'autore, presenta situazioni almeno in parte autobiografici, vissuti se non direttamente, almeno per interposta persona.
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